Bluetongue, a Olbia gli interventi dell’Unità di crisi

Gli interventi per la Bluetongue a Olbia.

L’Unità di crisi locale si è riunita ieri a Olbia nella sede del Consorzio UniOlbia per un confronto sulla diffusione del sierotipo 8 della Bluetongue. La riunione è stata convocata dal Dipartimento di Prevenzione Area Veterinaria zona Nord in seguito alla positività riscontrata su alcuni campioni prelevati negli stabilimenti delle aree di Palau, Ittiri e Romana. Hanno partecipato in presenza i referenti dei servizi di Sanità Animale della Asl di Sassari e della Asl Gallura, mentre erano collegati in videoconferenza i tecnici dell’Istituto zooprofilattico della Sardegna, dell’Osservatorio epidemiologico veterinario regionale e dell’assessorato regionale alla Sanità – Servizio Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare.

“Il nuovo sierotipo 8, con tutta probabilità arrivato in Sardegna dal sud est francese e dalla Corsica, sta interessando in questi giorni anche i territori del Nord Sardegna con i primi focolai riscontrati a Palau, Ittiri e Romana. I nostri servizi, sia nell’area di Sassari che della Gallura, sono al lavoro – sottolinea il direttore del Dipartimento di Prevenzione Area Veterinaria zona Nord, Francesco Sgarangella – per dare seguito al provvedimento regionale diffuso proprio ieri che intensifica le azioni di sorveglianza e che è mirato a verificare la diffusione del virus. Ci sarà anche una regolamentazione della movimentazione dei capi che potrà avvenire soltanto in seguito a visite cliniche, all’utilizzo di prodotti insetto-repellenti e ad esami per la ricerca del virus“.

Il Dipartimento di Prevenzione Area Veterinaria effettuerà attività di monitoraggio e controlli su eventuali sintomatologie. La raccomandazione agli allevatori è di usare sia i prodotti insetto-repellenti per proteggere gli animali, sia di rispettare le norme di igiene zootecnica per ridurre il rischio di diffusione degli insetti vettori. Ma sarà fondamentale anche segnalare immediatamente casi di sintomatologie riferibili alla Bluetongue.

“Si ripropone il problema degli insetti vettori che trasmettono agenti patogeni all’uomo e agli animali – aggiunge Sgarangella – e sarebbe quindi necessario attivare un progetto integrato di lotta agli insetti vettori sia in forma larvale che adulta. Servirebbe un tavolo straordinario per mettere insieme enti pubblici, province, agenzie regionali, consorzi di bonifica e privati ed elaborare un piano rispettoso dei principi di One Health sulla salute dell’uomo, dell’animale e dell’ambiente, che ci permetta di contrastare per tempo i virus che al momento siamo costretti ad inseguire”.

“La sintomatologia è abbastanza importante negli ovini – prosegue il direttore del Dipartimento veterinario – ma il problema non va sottovalutato nemmeno nei bovini. La proliferazione dell’insetto vettore è stata favorita dalle condizioni meteo climatiche, come avevamo preventivato già alcune settimane fa informando gli allevatori attraverso il sistema Sms Alert e invitandoli ad adottare misure di profilassi diretta nei confronti degli insetti vettori. La riunione dell’Unità di crisi locale ci ha permesso di valutare la situazione epidemiologica e di condividere le misure cautelative. Al momento i virus della Bluetongue in circolazione nel Nord Sardegna sono due, il sierotipo 4 e il sierotipo 8. La Regione ha già dato disposizioni all’Istituto zooprofilattico di procedere con l’acquisto dei vaccini. L’auspicio è che il problema possa essere superato presto con il minimo impatto sugli allevamenti del Nord Sardegna”.

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