L’autopsia sul cacciatore morto ad Aglientu.
Si è svolta ieri a Sassari l’autopsia sul corpo di Pietro Mais, il cacciatore di 63 anni morto lo scorso 22 dicembre dopo un incidente avvenuto nelle campagne di Aglientu. L’uomo, raggiunto da un colpo di fucile all’addome, era stato trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, dove è morto dopo un intervento chirurgico. Le cause del decesso, compresa la dinamica dei fatti e eventuali responsabilità sanitarie, saranno chiarite dagli esiti dell’esame autoptico.
Gli atti dell’autopsia sono stati notificati a un cacciatore di 37 anni originario di Calangianus, indagato per omicidio colposo. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato lui a esplodere accidentalmente il colpo che ha raggiunto Mais. Il 37enne, assistito dall’avvocato Maurizio Diomedi, ha dichiarato di trovarsi con la vittima durante una battuta di caccia, ma ha definito quanto accaduto un tragico incidente.
L’intera vicenda resta al vaglio degli inquirenti, che attendono il completamento delle analisi balistiche e degli accertamenti medico-legali per definire con esattezza la dinamica dei fatti. Nel frattempo, la comunità di Aglientu è scossa da questa tragedia, che ha riacceso il dibattito sulla sicurezza durante le battute di caccia.