Con il gommone sulla spiaggia turisti profanano la bellissima Cala Coticcio

Uno dei gioielli dell’Arcipelago violato quotidianamente.

Turista francese approda alla spiaggia con la propria barca e la lega a uno scoglio. Una scena che fino a pochi decenni fa poteva sembrare normale nei lidi più battuti della Sardegna ma che oggi sembra surreale, soprattutto se si parla di Cala Coticcio, gioiello dell’isola di Caprera, in pieno Arcipelago di La Maddalena.

È successo proprio questa mattina, sotto gli occhi increduli dei pochi bagnanti locali presenti, che giustamente vedono in Cala Coticcio un tesoro di inestimabile valore, su cui vigilano quasi a voler colmare l’insufficiente presenza dell’ente Parco e delle istituzioni.

Non solo sulla spiaggia non c’è nemmeno un addetto alla sorveglianza che vigili sul comportamento dei turisti, ma in acqua sono assenti anche le boe e i cavi ad esse collegati distanziati come da normativa ad almeno 200 metri dalla riva.

In questo modo, chiunque non si faccia scrupoli ambientalistici o inverosimilmente non sia a conoscenza delle norme che regolano l’accesso alla Cala, nell’assenza dei più elementari accorgimenti per evitarlo, può approdare indisturbato a Cala Coticcio con la propria barca e ormeggiarla tranquillamente a riva, sulla sabbia, legandola agli scogli. Dovrà vedersela, eventualmente, con i bagnanti locali, che, come è successo stamattina al turista francese, gli faranno capire, in un modo o nell’altro, che così non si può fare.

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