Fino a 500 euro per dormire, la casa usata come deposito: i dettagli del blitz di via Veronese a Olbia

L’operazione dei carabinieri di Olbia.

Questa mattina i carabinieri della Stazione di Olbia centro, coadiuvati da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile, dall’unità cinofili di Abbasanta e dai 10° Nucleo Elicotteri di Venafiorita, hanno dato esecuzione al sequestro preventivo di un immobile in via Veronese, in una zona trafficata e residenziale. L’indagine autonoma dei carabinieri è partita qualche mese fa, quando all’interno del villino veniva notata la presenza sospetta di cittadini extracomunitari, qualcuno dei quali successivamente arrestato per spaccio di sostanza stupefacenti.

Più in particolare, nella giornata odierna, i militari hanno dato esecuzione al provvedimento dell’Autorità Giudiziaria che dispone il sequestro preventivo di un immobile composto da due piani, poiché sono state riscontrate diverse irregolarità soprattutto in materia di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. All’interno della casa si sono avvicendati oltre 30 cittadini extracomunitari di diverse nazionalità, che grazie alla comunicazione di residenza in quella abitazione, riuscivano ad ottenere il permesso di soggiorno.

Gli dava la residenza per il permesso di soggiorno, un denunciato di Olbia

Questa mattina all’interno c’erano due cittadini italiani, tre pakistani e cinque nigeriani, i quali pagano un canone di affitto che si aggira dai 150 fino ai 500 euro mensili, a seconda della collocazione abitativa che li ospita. I militari, all’atto della perquisizione nella struttura, che ha diverse pertinenze, oltre agli affittuari abusivi si sono trovati davanti rifiuti urbani, organici e non, accumulati da diversi mesi, nonché speciali quali vecchi televisori, lavatrici, divani e batterie usate, accatastati in diversi locali della casa e nel giardino.

L’usufruttuario dell’immobile è già stato denunciato per favoreggiamento e falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, mentre oggi si è proceduto anche alla verifica di abusi edilizi da parte dell’ufficio urbanistica del comune di Olbia, a cui è stato affidato in custodia giudiziale l’immobile, ed al controllo della situazione igienico-sanitaria in cui versavano gli occupanti da parte dell’ASL.

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