La protesta di una 17enne di Olbia per Air Italy: il suo cartello fa il giro del web

La protesta di Cristina Carta.

Il cartello scritto in grande con il pennarello blu e rosso (non a caso). Una determinazione che ricorda la sua coetanea eccellente Greta Thunberg. E una causa non meno importante: salvare il posto di lavoro di centinaia di persone, di mamme, di papà che, come nel suo caso, stanno vivendo sulla loro pelle il dramma della chiusura della compagnia aerea Air Italy.

Anche se in questi mesi si trova ad almeno 2.500 chilometri di distanza per motivi di studio, Cristina Carta, 17 anni, di Olbia ha deciso, comunque, di fare la sua parte, manifestando la sua solidarietà a colpi di click. La madre, Francesca Santoru, è una dei 500 licenziati di Olbia.

Fino ad un anno fa lavorava per la sala operativa, che poi è stata spostata a Malpensa. Cristina, che frequenta il liceo scientifico Mossa, si trova in Irlanda, nella cittadina di Tuam, dal 21 agosto scorso nell’ambito del progetto exchange student. Rientrerà a Olbia solo il 3 giugno prossimo. È figlia unica e il dramma della fine di Air Italy l’ha raggiunta con la violenza di un pugno allo stomaco. Così ha scritto su un cartello in italiano ed in inglese di ridare il lavoro alla sua mamma e si è immortalata accanto con un sorriso di speranza.

“Purtroppo non posso starle affianco durante questa lotta – racconta -. Ho postato questa foto sui miei profili social, trovando appoggio da parte di tutte le persone che sostengono la causa”.  Un messaggio che sta facendo più rumore di un concerto metal e che simboleggia come la protesta per la fine di Air Italy abbia toccato da vicino anche i giovani. 

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