A 6 anni dal ciclone Cleopatra.
Sono passati sei anni dal giorno in cui il ciclone Cleopatra, causando un alluvione spaventoso, sconvolse la città di Olbia e la Gallura. Era il 18 ottobre 2013, la Sardegna intera accusava i colpi dell’ondata di maltempo: 23000 richieste di aiuto in 24 ore, più di duemila sfollati.
Ma furono Olbia e la Gallura a pagare il prezzo più alto: nel tardo pomeriggio la pioggia aveva riempito i canali, che esondarono travolgendo ogni cosa nel loro passaggio.
A Olbia il numero più alto di vittime, sei in tutto. Alcune giovanissime, come Morgana Giagoni di due anni e Enrico Mazzoccu di quattro. La madre di Morgana, Patrizia Corona, il padre di Enrico, Francesco Mazzoccu, e ancora Anna Ragnedda e Maria Massa. Famiglie distrutte anche ad Arzachena dove persero la vita, nello scantinato allagato della propria abitazione, Isael Passoni e la moglie Cleide Maria Rodriguez, insieme ai loro figli adolescenti Laine Kellen e Weriston Passoni. La tragedia colpì anche sulla strada di Monte Pino, la provinciale 38 tra Olbia e Tempio Pausania, dove si aprì una voragine inghiottendo Bruno Fiore con la moglie Sebastiana Brundu e la consuocera Maria Loriga. Tredici morti in poche ore.
In memoria di tutti loro si terrà questa sera, lunedì 18 novembre, alle ore 20:30 la consueta “Fiaccolata per le vie del fango”, che dalla chiesa di Sant’Antonio partirà ripercorrendo le vie devastate dall’onda di fango e detriti.