Ciro Grillo, avvocati sardi difendono la Cuccureddu “Domande per accertare la verità”

Ciro Grillo

Gli avvocati sardi sul processo contro Ciro Grillo.

I presidenti degli ordini degli avvocati della Sardegna dopo le polemiche sulle domande rivolte dalla legale di uno degli imputati alla presunta vittima del processo a Ciro Grillo ha parlato di “diritto riconosciuto dalla Costituzione e dalla legge degli accusati e i loro difensori di condurre il controesame nel modo che ritengono più utile per la difesa dei loro imputati”.

L’Ordine ha dichiarato anche “le presunte vittime devono avere il diritto di essere protette e tutelate nei luoghi e nelle forme a ciò destinati, senza la trasformazione del processo penale in improprio strumento di tutela e di contrasto ai fenomeni”

“Inoltre i giudici devono essere rispettati quando ammettono, consentono ovvero propongono direttamente domande che, per quanto poco piacevoli, sono ritenute necessarie per l’accertamento della verità”, si legge nella stessa nota.

I presidenti degli ordini forensi, ovvero Lorenzo Soro (presidente Coa Nuoro), Gabriele Satta (Sassari), Enrico Meloni Oristano), Matteo Pinna (Cagliari), Vito Cofano (Lanusei) e Carlo Selis (Tempio Pausania), che è in gioco un modello di civiltà la cui affermazione protegge i diritti di tutti, perché a tutti può capitare di essere colpiti da un’accusa la cui verità solo il processo può stabilire”.

Le domande alla presunta vittima.

Durante il processo del 13 dicembre 2023, l’avvocata Antonella Cuccureddu ha chiesto alla presunta vittima di violenza di gruppo da parte di Ciro Grillo e degli altri tre imputati, amici del giovane, domande come “Ci può spiegare come le sono stati tolti gli slip?”. E ancora: “Perché non ha reagito con i denti durante il rapporto orale?” “Era lubrificata?”.

L’esame della presunta vittima ha scatenato non poche polemiche e anche minacce alla legale di uno dei 4 imputati. La legale si è difesa sostenendo che le domande sono state accettate dalla Corte e che servono per stabilire se la parte offesa è attendibile. Inoltre ha spiegato che si è contraddetta diverse volte durante il processo.

In queste ore diverse associazioni femministe hanno espresso sostegno alla giovane, che ha dichiarato di essere rimasta sconvolta dalle ultime due udienze. Anche le associazioni locali hanno promesso che sosterranno la ragazza e intendono protestare fuori dal tribunale di Tempio nelle udienze che si terranno il 30 gennaio e il 1 febbraio, stando a quanto riporta il quotidiano l’Unione Sarda.

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