Il Comune di Olbia si dimentica di inviare i documenti, i disabili di mezza Gallura rischiano la beffa

I lavoratori del progetto Includis senza stipendio.

Cinque mesi di lavoro e ancora nessuno stipendio. Almeno, per ora, l’associazione e la cooperativa che stanno partecipando al progetto Includis, non hanno ricevuto i fondi regionali previsti e sono state costrette ad anticipare le mensilità dovute alle decine di ragazzi disabili che stanno lavorando al programma.

Parliamo del progetto Includis, volto all’inclusione di ragazzi disabili. Ovvero con ritardi mentali, autismo, sindrome di down e altre patologie. Un progetto promosso dalla Regione lo scorso autunno e finanziato con fondi Por per 6 milioni di euro, di cui 430 mila circa destinati al Plus di Olbia.

L’assessore Lai replica a Li Gioi: “Sono loro che non hanno presentato i documenti”

Un progetto ambizioso e virtuoso che in Gallura, però, dopo pochi mesi dal suo avvio ha iniziato a scricchiolare. Cos’è successo? “I fondi regionali non sono mai arrivati a destinazione. Le associazioni non hanno più soldi da anticipare e presto i ragazzi potrebbero restare tutti a casa. O peggio, continuare a lavorare senza ricevere un compenso”, afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Roberto Li Gioi.

“I fondi regionali non sono mai arrivati a destinazione perché, il Comune di Olbia, diversamente da tutti i comuni sardi partecipanti, ha chiesto di non aver l’anticipazione del contributo pari all’80 per cento, ma che i pagamenti venissero fatti per stati di avanzamento. Ma ancora oggi non ha provveduto a presentare alla Regione la documentazione necessaria per consentire l’erogazione delle risorse”, prosegue Li Gioi.

A trovarsi in questa situazione sono perciò i disabili dei comuni che fanno parte del Plus di cui Olbia è capofila. Non solo Olbia, quindi, ma un gruppo di paese che comprende Alà dei sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Olbia, Oschiri, Padru, Palau, Sant’Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa di Gallura e Telti.

“Il Comune si deve immediatamente attivare per sbloccare una situazione ormai non più sopportabile”, conclude il consigliere regionale.

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