La sentenza del Tar di Lecce sulle concessioni balneari.
Claudio del Giudice, presidente del SIB Sardegna (Sindacato Italiano Balneari Confcommercio) esprime grande soddisfazione per la sentenza del Tar di Lecce, redatta e firmata dallo stesso presidente Antonio Pasca, la quale chiarisce finalmente in modo forte e inequivocabile che non spetta alla pubblica amministrazione disapplicare una norma, ancorché da essa ritenuta in eventuale contrasto con una direttiva europea.
Al contrario, la norma nazionale risulta in ogni caso vincolante per la pubblica amministrazione, nello specifico per il dirigente comunale, che sarà tenuto ad osservare la norma di legge interna e ad adottare i provvedimenti conformi e coerenti con la norma di legge nazionale che stabilisce la validità dei titoli concessori demaniali vigenti sino al 31 dicembre 2033.
Infatti “risulterebbe del tutto illogico ritenere che il potere di disapplicazione della legge nazionale, attribuito prudentemente al Giudice dell’ordinamento interno e dall’ordinamento euro-unionale e supportato all’uopo dalla specifica attribuzione di poteri ad esso funzionali e prodromici, si ritenesse viceversa sic et simpliciter attribuito in via automatica e addirittura vincolata al dirigente comunale che non dispone della possibilità di ricorrere all’ausilio di tale facoltà”. Inoltre, “la disapplicazione vincolata ed automatica disposta alle singole pubbliche amministrazioni determinerebbe una situazione caotica ed eterogenea, nonché caratterizzata in ipotesi di disparità di trattamento tra gli operatori a seconda del comune riferimento”.
La sentenza sottolinea la eventuale “configurazione del provvedimento amministrativo conforme alla legge nazionale in contrasto con la norma euro-unionale come provvedimento illegittimo e non già come nullo”, mentre “non appare viceversa condivisibile quanto all’accennato obbligo posto a carico dell’amministrazione di disapplicare la norma nazionale, ritenendosi viceversa tale attività riservata solo ed esclusivamente al giudice”
La legge 145 del 30/12/2018 che dispone la validità delle concessioni demaniali vigenti fino al 2033 (c.d. Legge Centinaio), i recenti provvedimenti governativi che ne ribadiscono e rafforzano la validità, sono leggi dello stato pienamente vigenti e vanno applicate: in caso contrario si potrebbero concretamente configurare avverso i funzionari inadempienti, profili di responsabilità erariale e azioni risarcitorie da parte degli imprenditori balneari danneggiati.
La recente delibera della Giunta regionale della Sardegna e la susseguente determinazione applicativa del direttore generale dell’Assessorato agli Enti Locali della Regione consolidano ulteriormente questo orientamento.
“Ora auspichiamo fortemente che le amministrazioni competenti provvedano a concludere le istruttorie delle istanze già presentate dai concessionari della Sardegna e a rilasciare i relativi provvedimenti nei termini amministrativi previsti, e comunque non oltre fine 2020, onde evitare ulteriori danni ad un settore già martoriato dalla emergenza pandemica al pari degli altri, oltre che dalle incertezze che bloccano la fattibilità di piani di investimento e le pratiche di finanziamento creditizio”, commenta il presidente Claudio del Giudice .