Uccise la fidanzata a San Teodoro, torna in carcere Dimitri Fricano

Dimitri Fricano

Dimitri Fricano era stato scarcerato perché obeso.

Era stato scarcerato perché obeso e per un anno Dimitri Fricano ha potuto godere dei domiciliari. Una decisione che aveva dato dolore ai genitori di Erika Preti, uccisa a San Teodoro da lui nel 2017. Il 37enne biellese tornerà in carcere come ha deciso il tribunale di sorveglianza di Torino, rigettando proroga della detenzione domiciliare, individuando strutture carcerarie idonee ad ospitarlo.

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L’omicidio di Erika Preti aveva scosso fortemente l’opinione pubblica, non solo a San Teodoro. Il femminicidio avvenne per motivazioni banali: la ragazza aveva rimproverato Fricano per aver lasciato delle briciole di pane sul tavolo. Un rimprovero che non poteva mai sopportare, tanto che avrebbe reagito con insulti, scatenando una colluttazione.

Erika avrebbe tentato di difendersi con un fermacarte in pietra, ma lui l’ha colpita con 57 coltellate, uccidendola. Un mese dopo, Fricano si è presentato in procura a Biella e ha confessato il delitto, fornendo quella motivazione.

Durante il periodo ai domiciliari, Fricano ha vissuto a pochi passi dai genitori di Erika, che più volte hanno espresso dolore e indignazione nel vederlo libero. Ora, con la revoca dei domiciliari, martedì 11 febbraio è stato prelevato dalla sua abitazione e trasferito temporaneamente in carcere, in attesa di assegnazione a una struttura definitiva.

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