Discoteche estive ancora chiuse: la polemica non si placa

È ancora accesa, in tutta Italia, la polemica relativa alla mancata apertura delle discoteche, una questione che riguarda da vicino anche la Sardegna, dal momento che l’isola ospita diverse aziende di questo tipo.

Le dichiarazioni di Flavio Briatore

Flavio Briatore, famoso imprenditore che gestisce, tra gli altri, anche l’iconico locale Billionaire di Porto Cervo, nelle ultime settimane non ha usato mezzi termini nell’esprimere la sua indignazione circa lo stop che le discoteche sono state chiamate a rispettare.

Sul profilo Instagram di Briatore, difatti, si possono notare diversi post su tale argomento: in uno viene mostrato uno dei tanti assembramenti che si sono verificati nelle città italiane per seguire le partite della Nazionale agli europei, assembramenti che sono divenuti particolarmente palesi in occasione dei festeggiamenti e quando si è tenuto addirittura un dj set in strada, in un altro invece viene rimarcato come tutti i partiti di maggioranza abbiano votato in maniera contraria circa la proposta di riaprire queste attività.

Malcontento da parte di tutti gli imprenditori del settore

Come si può ben immaginare, il pensiero è analogo anche da parte di altri imprenditori del settore, molti dei quali ritengono che ormai la stagione sia andata perduta.

Gli sforzi economici compiuti da questi imprenditori, d’altronde, sono stati cospicui: al di là degli investimenti che vengono abitualmente effettuati per fare in modo che tali attività possano affrontare al meglio la stagione estiva, infatti, diversi locali hanno compiuto degli sforzi ulteriori, ad esempio allestendo degli hub per eseguire tamponi.

Ci si sta avviando ormai alla conclusione del mese di luglio e ancora, a questo riguardo, non si hanno notizie; non è da escludere che nei prossimi giorni il Governo possa esprimersi con nuove disposizioni, quel che è certo è che, nella più florida delle ipotesi, le discoteche estive riusciranno a lavorare solo nel mese di agosto, ma in molti ritengono che l’estate 2021 salterà completamente.

Una questione sicuramente delicata

Ovviamente, la questione è senz’altro delicata: da un lato vi sono delle aziende e, di conseguenza, migliaia di lavoratori che magari hanno in questo lavoro stagionale il loro unico sostentamento economico, dall’altro c’è la questione sanitaria che non è certamente meno importante.

Perfino i medici ed i virologi hanno dei pareri discordanti circa l’apertura di discoteche ed altre attività, di conseguenza sbilanciarsi su quale potrebbe essere la miglior soluzione non è affatto semplice per chi è un semplice “profano”, quel che è evidente è però il fatto che, come evidenziato da Briatore, si registrano alcune incoerenze.

Se le discoteche estive che, è bene ricordarlo, sono rigorosamente in spazi aperti, ad oggi non hanno potuto operare, non si riesce a comprendere come mai si sia assistito in molteplici occasioni a degli assembramenti in strade e piazze, tra gli esempi più recenti è possibile menzionare quello verificatosi a Roma al passaggio del pullman della Nazionale, di ritorno da Londra dopo la vittoria del campionato europeo.

La discoteca è comunque un ambiente più regolamentato di altri

Sebbene le discoteche siano un luogo in cui la formazione di assembramenti sembra essere pressoché inevitabile, bisogna considerare anche che questi ambienti sarebbero rigorosamente regolamentati a livello di norme anti-Covid, quindi sono di fatto più sicuri rispetto ad assembramenti “improvvisati” in luoghi pubblici.   

Circa la riapertura delle discoteche, d’altronde, si era parlato di procedure molto ferree che i gestori erano comunque ben disposti a rispettare: distribuzione a tutti gli avventori di mascherine certificate CE ed autorizzate da INAIL come quelle proposte da lamiastampante.it, dunque dei veri e propri DPI, limitazione della capienza massima, percorsi da rispettare dinanzi alla cassa e al bancone, tamponi o green pass da esibire all’ingresso e molto altro ancora.

Non resta che attendere, dunque, per scoprire se ci saranno delle novità in tal senso, anche se, come detto, è ormai alle spalle quasi la metà della stagione turistica.

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