L’iniziativa in Gallura: una bandiera come segno di solidarietà con il popolo ucraino

L’iniziativa in Gallura.

Anche la Cgil provinciale di Olbia-Tempio condanna fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa e lancia due iniziative.

“Facciamo appello a tutti i cittadini di Olbia e della Gallura perché, in segno di solidarietà con l’Ucraina, espongano nelle loro case una bandiera della Pace, o una dell’Ucraina, dell’Unione Europea o dell’Italia. Anche la vicinanza con i simboli ha la sua importanza. Come Cgil Gallura lo faremo. Allo stesso tempo siamo impegnati, insieme all’Anpi della Gallura, nell’organizzazione di una manifestazione per la Pace che terremo sabato 5 marzo a Olbia, in un luogo e un orario che definiremo nei prossimi giorni”, commenta il sindacato.

È un atto di guerra che nega il principio dell’autodeterminazione dei popoli, fa precipitare l’Europa sull’orlo di un conflitto globale, impone una logica imperiale che contrasta col nuovo mondo multipolare, porta lutti e devastazioni – continua la Cgil – . Auspichiamo che non si avvii una ulteriore escalation militare come reazione all’invasione, che si lavori per l’immediato cessate il fuoco riaprendo un canale diplomatico, che l’Italia rimanga fuori da ogni operazione bellica nel pieno rispetto dell’art. 11 della Costituzione, che l’Unione Europea, la Russia, gli Stati Uniti d’America e la Nato ripensino criticamente ad una politica che negli ultimi 15 anni ha determinato crescenti tensioni e incomprensioni.

“Ogni guerra ha una costante: il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile. Che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri. Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi. Per gli interessi di persone che si conoscono ma che non si uccidono. Siamo vicini alla comunità ucraina in Italia e a quella di Olbia e della Gallura e assicuriamo tutto il nostro impegno per sostenerla in ogni modo“, conclude la Cgil.

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