Evasione, frode e lavoro nero, oltre 7mila interventi tra Sassari e la Gallura

Il bilancio del 2019 della Guardia di finanza.

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni ed illeciti doganali sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio provinciale su cui si è concentrata l’attenzione della Guardia di Finanza di Sassari al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dai grandi evasori e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Un’azione che, nel corso del 2019, si è concretizzata nell’esecuzione di 7.340 interventi ispettivi che hanno permesso di riscontrare 44 reati fiscali principalmente riferibili all’utilizzo di fatture false, all’occultamento delle scritture contabili e all’omessa dichiarazione. Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e Iva è di oltre 1,8 milioni di euro.

Non meno significativo è l’impegno del Corpo nel contrasto all’economia sommersa, come testimonia l’individuazione di 144 soggetti sconosciuti al Fisco (evasori totali), che hanno evaso quasi 5 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto.

Inoltre, sono stati verbalizzati 107 datori di lavoro per aver impiegato 481 lavoratori in nero o irregolari. Ammontano, invece, a 47 gli interventi svolti nel settore delle accise. Intenso è l’impegno dei Reparti nell’attività di controllo doganale: nel 2019 sono stati eseguiti 15 interventi di cui uno in materia di tabacchi lavorati esteri, riscontrando 22 violazioni ed una denuncia.

Nel settore del gioco illegale ed irregolare, sono stati eseguiti 25 controlli e riscontrate 2 violazioni con sanzioni per oltre 4.600 euro per irregolarità nelle caratteristiche degli apparecchi da gioco.

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