Il caso della Alba Design di Sestu.
Le vicende e il fallimento della società Alba Design di Sestu sono letteralmente nell’occhio del ciclone in tutta la Sardegna, Olbia e Gallura compresa. Sono numerosi e ancora non completamente individuati i privati che avanzano pendenze nei confronti della società recentemente fallita e che non avrebbero ricevuto i mobili per i quali hanno versato gli acconti.
Il Tribunale di Cagliari, difatti, lo scorso 4 gennaio (Sent. 1/2019) ha dichiarato il fallimento dell’Alba Design, con rappresentante legale Angela Alba. Il presidente della sezione civile del foro cagliaritano, Ignazio Tamponi, ha provveduto a nominare un giudice delegato, Nicola Caschili, e un curatore, Gianmario Serri.
Controversa vicenda quella dell’azienda che a partire dal 2014 ha operato all’interno del network della più conosciuta Mondo Camerette, che peró non ha responsabilità. In breve tempo, però, Alba ha maturato mezzo milione di euro di debiti nei confronti della casa madre. Le due società avevano poi concordato di risolvere consensualmente il rapporto con l’obbligo, tra gli altri, di adempiere ai contratti ancora in corso alla data del 31 luglio 2018.
La situazione, però, è precipitata e nel mese di ottobre c’è stato il tentativo di sequestro conservativo da parte del Tribunale, procedura che si è imbattuta in una nuova società, la GSM Arredamenti, operante negli stessi locali aziendali della fallita Alba Design. Amministratore unico della nuova società è Valentina Alba , sorella della rappresentante legale dell’Alba Design.
Il prossimo 6 maggio, dunque, il quadro debitorio della decotta Alba Design sarà completo con l’esame dello stato passivo. Creditori e terzi che vantino diritti mobiliari o personali su cose in possesso del fallito devono affrettarsi. La domanda di ammissione al passivo va trasmessa entro 30 giorni dal termine.