Febbre del Nilo: cosa fare per prevenirla. I consigli degli esperti

Contagiati 4 cavalli in un allevamento di Rudalza

La positività sierologica al virus West Nile su quattro cavalli di un allevamento sito nel Comune di Olbia, in località Rudalza, mette un po in allarme Olbia e dintorni. Non siano stati confermati casi di contagio sulle persone nel territorio del Nord Sardegna. Ma è opportuno che la popolazione adotti tutte le misure idonee per evitare di essere punta dalle zanzare o da altri insetti.

Queste le modalità consigliate: all’aperto si possono utilizzare repellenti per insetti attenendosi alle indicazioni fornite nel libretto illustrativo o sulla confezione; le zanzare sono più attive al tramonto e all’alba. In queste ore, indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni o restare a casa; svuotare l’acqua stagnante dai vasi di fiori, secchi, copertoni e barili.

Poi si consiglia di cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni; quando non vengono usate mantenere le piscine per bambini vuote o coperte; trattare regolarmente (ogni 15 giorni circa) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi reperibili presso le farmacie; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana.

Per i cavalli l’unica misura di prevenzione alla malattia è rappresentata dalla vaccinazione che è a carico del proprietario degli animali. Nessun limite viene, invece, imposto per quanto riguarda la movimentazione in aree endemiche ma è opportuno attuare dei programmi di profilassi vaccinale prima di tali spostamenti, sopratutto verso territori dove è stata recentemente dimostrata la circolazione virale.

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