Ha 7 anni e combatte contro un tumore, l’appello per aiutare il piccolo Federico

Il piccolo è ricoverato a Cagliari ed i suoi genitori originari di Tempio, faticano ad affrontare le spese della malattia.

Federico Salaris, 7 anni originario di Tempio, è un bambino biondo con gli occhi sorridenti. Sino a quando il 20 gennaio 2022, i medici non gli diagnosticano un linfoma e da quel momento la sua vita e quella dei suoi genitori, viene completamente stravolta e da allora è ricoverato all’ospedale microcitemico di Cagliari, presso il reparto di oncoematologia pediatrica.

I suoi genitori Gavina Sini e Marco Salaris, sono sempre accanto a lui, ma oltre al problema di salute del figlio, devono affrontarne un altro: quello economico per affrontare le spese di permanenza a Cagliari e quelle vive della loro vita quotidiana. Per questo è stata indetta una raccolta fondi con lo scopo di aiutare la madre ed il padre a stare accanto al proprio figlio malato.

Federico sino a metà dicembre sta bene: mangia, corre, frequenta la prima elementare presso la scuola elementare San Giuseppe di Tempio. Un giorno la madre Gavina, infermiera presso il reparto di pediatria del Paolo Dettori di Tempio, nota dei linfonodi nel collo del figlio. Decide di tenerli sotto controllo e dal momento che continuano ad ingrandirsi, porta Federico in ospedale per essere visitato. Il medico conferma l’ingrossamento e il 19 gennaio, dopo un’ecografia al collo ed una radiografia al torace, viene diagnosticato a Federico un sospetto linfoma nel torace. Il medico comunica immediatamente la diagnosi a Gavina, che il giorno dopo parte con Marco a Cagliari, lasciando la figlia diciottenne a Tempio.

I due genitori sono convinti di dover fare un semplice controllo, il linfoma d’altronde era ancora in fase di accertamento. Nei dieci giorni successivi, Federico viene sottoposto a tutti gli esami del caso e viene confermata la presenza di un linfoma non Hodgkin linfoplastico T al IV stadio. “E’ stato devastante sapere che Federico avesse il linfoma”, dice la madre Gavina, “il mio compagno ed io, ci siamo chiesti perché fosse capitato proprio a mio figlio, a noi. Sono una persona che mi sono sempre attivata per la collettività. Ciò che mi ha confortato, sono state le parole della primaria del reparto, la dottoressa Mura che mi ha assicurato di avere le conoscenze per curare la malattia di mio figlio”.

Federico inizia dunque la chemioterapia, attraverso la quale vengono colpiti i linfociti, ovvero i globuli bianchi. Il bambino perde i capelli, è stanco e debole, manifesta dolori muscolari. “La chemio come distrugge il tumore, distrugge le cellule sane”, prosegue Gavina. Nonostante questo il bambino decide di seguire le lezioni della propria classe attraverso la didattica a distanza, dopo che le maestre hanno chiesto il consenso alle madri dei compagni di classe: “Le maestre mi hanno chiesto se fosse giusto che gli altri bambini vedessero mio figlio ricoverato, con flebo ed altri tubicini attaccati. Invece tutte le mamme, hanno dato il loro consenso ed i bambini si sono mostrati solidali con lui”.

Nel frattempo i giorni passano. Le spese aumentano. A casa Salaris, l’unico stipendio sul quale i due genitori possono contare è quello di Gavina, che è costretta a chiedere all’ospedale nel quale lavora, le ferie non ancora maturate e ad usufruire delle ferie solidali delle colleghe infermiere, ma questo implica percepire uno stipendio ridotto, senza poter al momento chiedere la 104 perché manca il certificato di avanzamento della malattia di Federico, che verrà rilasciato dall’ospedale di Padova, con il quale il Microcitemico di Cagliari è gemellato. I compaesani della coppia tempiese promuovono una raccolta fondi, che i due genitori donano alla casa famiglia che li ospita. Ma i soldi non bastano mai ed è stata promossa un’altra raccolta fondi per aiutare la famiglia. Questo è possibile attraverso bonifico bancario IT44S0303217200010000001777, causale donazione solidarietà Federico Salaris. Contattando via email la signora Gavina all’indirizzo gavina.lidia@gmail.com oppure contattando telefonicamente la madre di Federico al numero 3496183021.

La prognosi di guarigione per un linfoma come quello di Federico è di 8-10 mesi, al quale segue un percorso di mantenimento di due anni. Ma questo lasso di tempo è soggettivo e dipende da come il bambino reagisce alla terapia, con la possibilità futura anche di un eventuale trapianto di midollo: “Da quando ho saputo della malattia di mio figlio”, aggiunge Gavina, ” ho detto alla primaria del reparto cagliaritano la dottoressa Rossella Mura, che il mio potere di madre non esisteva più e che mi affidavo completamente a lei ed al suo staff per le cure di mio figlio. Federico deve uscirne vincitore“, conclude.

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