Fratelli dispersi, le ipotesi sulle condizioni della barca

Si cercano ancora Giuseppe e Lorenzo Deiana in mare.

Senza esito le ricerche dei fratelli Giuseppe e Lorenzo Deiana di Olbia, i giovani pescatori dispersi in mare a Capo Figari da sabato 19 aprile. Nonostante le ricerche coordinate dalla Capitaneria di porto con mezzi sofisticati, non ci sono purtroppo ancora novità sul ritrovamento dei due giovani.

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Oggi, 24 aprile, Simona Deiana, assistita dall’avvocato Pietro Cherchi, ha presentato presso il commissariato di Olbia la formale denuncia di scomparsa dei suoi figli. Il legale ha richiesto al Prefetto, al Questore e alle autorità competenti di intraprendere alcuni accertamenti e attività specifiche per trovare i due giovani dispersi.

In particolare, si richiede di ottenere la posizione del cellulare di Giuseppe tramite Google Maps, estrapolando i dati necessari tramite l’indirizzo e-mail e il PC del giovane, con l’assistenza di personale specializzato. Inoltre, si chiede di acquisire la tracciatura Ais delle imbarcazioni che potrebbero essere transitate nella zona interessata tra le 11 e le 20, per verificare se possa esserci stata una collisione con altre barche.

La denuncia include anche la richiesta di autorizzazione per consentire ad alcuni pescatori esperti di Golfo Aranci, che già hanno trovato oggetti in mare e si sono resi disponibili, di utilizzare i pescherecci per gettare le reti a strascico nella zona sospetta, al fine di cercare nei fondali. Infine, si sollecita una nuova perlustrazione a terra, attraverso personale specializzato.

Nuove ipotesi.

Le ricerche di Peppe e Lollo, che vanno avanti da sei giorni sono ancora senza esito. Gli unici ritrovamenti, infatti, sono alcuni oggetti riconosciuti dai familiari come appartenenti alla barca. Resta un mistero la dinamica della scomparsa. In queste ore prendono piede alcune ipotesi inquietanti.

Tra i moli di Olbia circolano voci sulle condizioni precarie del loro barchino, che potrebbe non essere stato in grado di affrontare il mare, ma resta ancora la speranza che i ragazzi possano aver trovato riparo a terra. Le ricerche coordinate proseguono senza sosta, senza escludere l’ipotesi di un’avaria.

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