Gallura: una terra da scoprire e da gustare

Chi decide di trascorrere le vacanze estive in Gallura lo fa principalmente per la bellezza della Costa Smeralda e gli scenari paradisiaci dell’Arcipelago della Maddalena. Ma non tutti sanno che esistono altre attrazioni dal valore inestimabile che meritano senz’ombra di dubbio una visita. Scopriamole insieme.

Quando si tratta di organizzare le vacanze in una regione ricca di fascino e cultura come la Sardegna, la to-do list dei turista si concentra soprattutto sulle località più famose, come la Costa Smeralda e l’Arcipelago della Maddalena, per visitare alcune delle spiagge più belle dell’Italia. Luoghi di inestimabile valore e bellezza, non c’è dubbio, ma oltre a questi ce ne sono altri ugualmente affascinanti da tenere in considerazione in vista del prossimo viaggio in Gallura, una terra dalla grande storia archeologica e gastronomica.

La Valle della Luna

Uno dei panorami più suggestivi del territorio gallurese è sicuramente quello offerto dalla Valle della Luna, una piana in cui la natura “rocciosa” della Sardegna dà il meglio di sé con le sue immense rocce granitiche, che assumono forme particolari e diverse a seconda del lato da cui le si guarda. La vista si perde fino a Luras e Tempio Pausania, immergendosi nel verde dei secolari alberi di sugheri e olivastri che caratterizzano la zona e ne fanno uno spettacolare punto panoramico da non perdere.

Il Lago Liscia

Tra i comuni di Sant’Antonio di Gallura, Luras e Luogosanto sorge un meraviglioso lago artificiale immerso in un contesto naturalistico molto suggestivo e particolarmente apprezzato dagli amanti del trekking. Dopo aver visitato il Museo della Femina Agabbadòra di Luras, che racconta la civiltà agro-pastorale e le tradizioni del territorio, una gita in battello per ammirare le rive del lago è un qualcosa che raccomandiamo assolutamente a chi vuole scoprire il verde paesaggio della Gallura nel nord-est della Sardegna.

Inoltre, sulle colline che circondano il bacino lacustre si potranno contemplare i celebri Olivastri di Luras, dei veri e propri monumenti naturali tra cui spicca in particolare il “Grande Patriarca”, l’ulivo più vecchio d’Europa con un’altezza di circa quattordici metri e una circonferenza di dodici, che gli permettono di coprire una superficie di ben seicento metri quadri.

Il Nuraghe Majori di Tempio Pausania

Situato a circa due chilometri da Tempio Pausania, in località Conca Marina, il Nuraghe Majori è uno dei siti archeologici più spettacolari della Sardegna e risalente all’Età del Bronzo Medio, verso il 1400 a.C. Il monumento è interamente realizzato con pietre di notevoli dimensioni e al suo interno sono stati rinvenuti numerosi manufatti ceramici di utilizzo quotidiano che testimoniano la funzione abitativa della costruzione, oltre a quella di controllo del territorio insieme ad altri nuraghi posizionati sulle alture circostanti.

Un altro complesso nuragico che merita assolutamente una visita è la Prisgiona di Arzachena, una struttura molto suggestiva circondata da un villaggio di capanne che si estende per circa cinque ettari. In virtù della sua grande estensione e dell’imponente numero di edifici (alcuni dei quali si trovano ancora sotto terra), il sito è oggi considerato il più caratteristico di tutto il contesto nuragico gallurese, anche perché nelle vicinanze sorge la famosa tomba dei giganti di Coddu Vecchiu, un’imponente camera funeraria lunga trenta metri e larga tre, dove si rendeva omaggio ai defunti della comunità.

I piatti tipici della Gallura

La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo soprattutto per la sua storia, i favolosi monumenti e – non ultima – la Costa Smeralda con le sue splendide spiagge, ma da sempre la fanno da padrone sul resto le eccellenze enogastronomiche locali.

L’elenco dei piatti tipici galluresi è lunghissimo e le loro origini si perdono nella notte dei tempi: ogni ricetta tradizionale si basa sullo studio attento delle caratteristiche degli ingredienti, sapientemente abbinati per creare un connubio di sapori e profumi in grado di sollazzare le papille gustative anche dei buongustai più esigenti. Se capitate da quelle parti, una pietanza locale che non potete assolutamente perdervi sono i “puligioni galluresi”, squisiti ravioli di semola di grano duro, farciti con ricotta di pecora, uova, zucchero, arancia e scorza di limone, conditi con sugo di pomodoro e pecorino fresco grattugiato.

Agli amanti del buon cibo consigliamo anche la “sùppa cuata” (zuppa gallurese), un autentico capolavoro della tradizione gastronomica locale. Anche se il nome potrebbe trarre in inganno, si tratta di una pietanza al forno simile a una lasagna preparata con brodo di pecora alla sarda (perfetto anche da servire come piatto unico), tante fette di pane raffermo, del formaggio Casizolu e pecorino sardo grattugiato insaporito con prezzemolo, finocchio selvatico, basilico, menta e timo (tutte erbe aromatiche che potete coltivare facilmente nell’orto o sul balcone seguendo i consigli di giardino fanatico).

Per quanto riguarda lo “street food”, fatevi tentare dalla trippa di vitello gallurese con fagioli, servita con qualche croccante fetta di pane Carasau, oppure dai cucciuléddi milàti, una sorta di fagottini al miele. E quando la sete chiama, il celebre Vermentino di Gallura risponde con le sue eccezionali prerogative di profumo, tenore alcolico, mineralità e acidità naturale dovute alle caratteristiche climatiche uniche della zona di produzione.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura