Gatto massacrato a calci e botte: “Vittima di una violenza inaudita”

Matisse purtroppo non è sopravvissuto.

A Carbonia è stato un risveglio drammatico quello dei proprietari di Matisse, sabato mattina. Ma ancora più drammatica è stata la notte del povero micio, massacrato a calci e botte da qualche spietato aguzzino che ha sfogato gratuitamente la sua malvagità su un essere indifeso e inoffensivo. Nonostante le ferite e il dolore, Matisse è riuscito a trascinarsi fino al cancello di casa, dove i suoi familiari lo hanno trovato agonizzante. La corsa dal veterinario e l’intervento effettuato d’urgenza non sono riusciti purtroppo a salvargli la vita e il gattone è morto dopo due giorni di agonia. I proprietari, disperati, hanno sporto denuncia temendo però di non riuscire ad avere giustizia.

Non oso immaginare il dolore e la paura che può aver provato il povero Matisse alle prese con un demonio del genere – commenta Piera Rosati, presidente LNDC Animal Protection -. Chi si accanisce con questa brutalità contro una creatura indifesa non può essere chiamato essere umano né bestia, ma è soltanto un concentrato di malvagità che non ha alcun rispetto per la vita di nessuno. Siamo a disposizione della famiglia di Matisse per assisterli in questa drammatica vicenda e ovviamente ci uniremo alla denuncia già presentata per poter avere voce in capitolo e seguire da vicino il caso”. 

“Confido nella serietà delle forze dell’ordine affinché svolgano tutte le indagini necessarie per riuscire a identificare questo criminale, ricordando che un soggetto del genere rappresenta un pericolo non solo per gli animali, ma anche per tutta la società. Per questo motivo auspico anche che ci sia qualcuno che possa dare informazioni utili alle indagini, in nome della legalità e del buon senso”, conclude Rosati.

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