I commercianti di Olbia e della Gallura si preparano al controllo del green pass

Green pass per lo shopping in Gallura.

Il green pass, dal 1 febbraio, sarà obbligatorio anche per lo shopping, tranne che per i beni di prima necessità. Come è successo per gli esercenti del settore cura della persona, parrucchieri, estetiste e barbieri, chi non possiede il green pass dovrà rinunciare ad entrare nei negozi, nei tabacchini, librerie e cartolerie.

Una restrizione mirata a spingere la campagna vaccinale, ma che arriva in un momento anche difficile per i commercianti anche a Olbia e in Gallura, dove i fatturati sono in calo per la propensione sempre più maggiore dei consumatori di acquistare su internet, piuttosto che nei negozi fisici. Questo dato si era registrato già all’inizio del periodo dei saldi invernali, quando si è riscontrato un calo del fatturato da parte di molti esercizi commerciali di Olbia.

Le vendite calano ancora, ma il green pass è uno strumento necessario per aumentare il ricorso alle vaccinazioni e, quindi, al ritorno della normalità. Ne è convinto il direttore di Confcommercio Olbia, Nino Seu. “Sicuramente questo sarà un deterrente – dichiara -, ma penso che se vogliamo uscire dalla pandemia e vedere la luce in fondo al tunnel, bisogna valutare il green pass come uno strumento molto importante. Valuteremo in seguito gli effetti di questo provvedimento sui fatturati, che sono già in calo, perché purtroppo si esce di meno anche a causa della pandemia. L’augurio è che prima o poi si tornerà alla normalità e che ci sia un calo dei contagi, che sicuramente poterà a eliminare le restrizioni. Sono ottimista, perché in altri paesi questo sta già accadendo”.

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