L’inflazione fa aumentare i prezzi delle strutture ricettive a Olbia.
Olbia è una delle città più care per chi vuole fare vacanza. Lo attestano gli ultimi dati Istat sull’inflazione di agosto, per quanto riguarda il comparto turistico in Sardegna, come hotel e altre strutture ricettive. La denuncia arriva da Adiconsum Sardegna, che già nei mesi scorsi aveva segnalato prezzi e tariffe in aumento in occasione del periodo estivo.
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La città gallurese e tutto il territorio, secondo Adiconsum, ha avuto i rincari maggiori per quanto riguarda gli alloggi. “Analizzando i dati dell’Istat emerge che ad agosto sono le strutture ricettive ad aver ritoccato maggiormente al rialzo le tariffe – afferma il presidente Giorgio Vargiu – Nel mese in cui l’isola è più affollata di turisti, i listini di alberghi, case vacanza, villaggi, campeggi, b&b e strutture varie sono saliti in media del 10,4% rispetto a luglio, con forti differenze sul territorio. Se infatti nella provincia di Sassari i rincari sono stati in media del +7,9%, a Cagliari si arriva al 10,1%, per raggiungere il record della zona di Olbia-Tempio, con aumenti medi addirittura +32,3% rispetto al mese precedente”.
Mazzata anche nei ristoranti, con la città gallurese che ha avuto rincari maggiori. “Tariffe alberghiere in sensibile aumento anche su base annua, con una media ad agosto del +3,3% nella provincia di Cagliari e del +3,7% a Olbia – prosegue Vargiu – Non va meglio sul fronte della ristorazione: in Sardegna i ristoranti hanno applicato ad agosto rincari medi del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, con punte del +4,2% a Sassari. Rincari che, in assenza d fenomeni come caro-bollette o inflazione alle stelle, appaiono del tutto ingiustificati e rappresentano una forma di speculazione a danno di chi vuole trascorrere le vacanze estive sull’Isola” – conclude il presidente di Adiconsum Sardegna.