Il grande impegno del Comune di Olbia per le famiglie in difficoltà, come funziona la macchina degli aiuti

Le misure erogate dal Comune di Olbia.

Fronteggiare una crisi di queste dimensioni non è facile per nessuno. Sia per chi si trova a fare i conti con quest’emergenza improvvisa, sia per chi deve gestire gli aiuti. Lo sanno bene negli uffici dei Servizi sociali del Comune di Olbia, che da un mese stanno facendo i salti mortali per soddisfare tutte le richieste.

Da chi è senza lavoro e non sa cosa mettere letteralmente in tavola a chi aspetta la cassa integrazione e l’azienda per cui lavora è senza i soldi per poterla anticipare. Decine e decine di richieste ogni giorno, filtrate dalle associazioni di volontariato sul territorio e coordinate dagli uffici comunali. “Stiamo facendo il massimo per dare una risposta a tutti ed in tempi velocissimi – spiega l’assessore delegato Simonetta Lai -. Quella in cui ci troviamo è un’emergenza di proporzioni enormi per cui abbiamo bisogno dell’aiuto e della collaborazione di tutti. E sono grata ai tantissimi volontari e alle associazioni che si stanno adoperando”.

Le misure messe in campo dal Comune di Olbia sono diverse. Si va dai cosiddetti buoni spesa, una misura in parte finanziata dal governo ed in parte direttamente dall’amministrazione con fondi propri, alla spesa solidale fino al servizio di supporto psicologico. Dei 446mila euro arrivati a Olbia dallo Stato, 200mila sono stati destinati ai voucher e 240mila euro alle associazioni per il pagamento diretto delle prime necessità, come bollette ed affitti.  Le associazioni istruiscono la pratica, compiono la verifica della presenza dei requisiti e che non ci siano fatte altre domande dalla stessa persona, provvedono all’erogazione degli aiuti.  

Dai buoni spesa ai contributi per gli affitti e le utenze: gli aiuti del Comune di Olbia

Ad oggi sono circa 1500 le richieste arrivare per il bonus spesa e sono centinaia i voucher consegnati la settimana prima di Pasqua, per garantire una festa più serena alle famiglie di Olbia. Sempre nella stessa direzione si muove l’iniziativa della Spesa solidale, nata dalla collaborazione con il Tavolo delle associazioni e del comitato di quartiere. La spesa per chi è in difficoltà si può lasciare all’interno dei carrelli che si trovano all’ingresso dei supermercati aderenti e facilmente riconoscibili. I volontari passano due volte alla settimana a ritirare le donazioni e nel caso ci fosse scarsità di alcuni prodotti possono acquistarli direttamente al supermercato, sfruttando il canale delle elargizioni in denaro fatte dai cittadini.

Chi si trova in una situazione di necessità chiama gli uffici preposti, dove viene creata una scheda personale. Nei magazzini vengono preparati i pacchi a seconda della composizione del nucleo familiare. “Ogni pacco contiene grosso modo le stesse cose e sono tarati per una persona o più persone e nel caso che nella famiglia ci siano bambini”, prosegue Lai. Al momento sono oltre 200 le famiglie che ne hanno fatto richiesta per più di 650 persone aiutate.

Il Comune di Olbia attiva il supporto psicologico per il coronavirus

Un altro servizio che si sta dimostrando molto importante in questi giorni è il Centro di ascolto, il servizio a cui ci si può rivolgere per superare gli attacchi di panico o parlare della situazione in cui ci si trova. Sono più di una decina le telefonate che arrivano ogni giorni. “Chiedono consigli, hanno bisogno di essere rassicurati – spiega l’assessore -. L’idea è nata dopo le segnalazioni che abbiamo ricevuto dal Pronto Soccorso, perché in tanti manifestavano uno stato di agitazione, panico o ansia. Così abbiamo rivisto una convenzione attiva adattandola alla necessità”.

Infine, un pensiero è stato rivolto anche ai senzatetto, per i quali è stata allestita la palestra delle scuole elementari di Isticadeddu. Viste le mutate esigenze, qui le persone prive di fissa dimora del comune possano trovare un rifugio notturno durante l’emergenza.

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