Incontro con Air Italy, il sindacato: “Delusi e insoddisfatti”

Le dichiarazioni dell’Unione Sindacale di Base sulla vertenza Air Italy.

Un risultato deludente e insoddisfacente. E’ questa la valutazione dell’Unione Sindacale di Base dopo il tavolo interministeriale incentrato sulla vertenza Air Italy e sui licenziamenti dei lavoratori.

Secondo il sindacato la presenza delle Vice Ministre Teresa Bellanova e Alessandra Todde in rappresentanza di un governo finora latitante non ha portato quel salto di qualità del confronto che era atteso e indispensabile, soprattutto dopo la conclusione della procedura con esito negativo avvenuta lo scorso 9 dicembre.

“Ci aspettavamo dagli esponenti governativi qualcosa di più concreto del semplice continuare a chiedere ai liquidatori di rinnovare la Cassa Integrazione – spiega il sindacato – . Serve l’impegno ufficiale del Governo ad avallare gli emendamenti in discussione che al momento sembrano essersi arenati e serve che lo stesso segua la nostra proposta tempestivamente e dichiari tutto il trasporto aereo “area di crisi complessa”, come avvenuto in altre situazioni anche meno gravi di quanto sta accadendo a questo settore. Il tempo a disposizione è pochissimo e l’azione governativa dovrebbe essere rapida e tempestiva. Continuare a prendere tempo ci sembra un modo di arrivare allo scadere di questa vertenza per mettere all’angolo i lavoratori”.

“Dichiarare il trasporto aereo area di crisi complessa associato alla creazione di un bacino in cui far confluire i lavoratori potrebbe consentire una gestione più agevole degli ammortizzatori sociali e la costituzione di un bacino da cui attingere per il fabbisogno sia di aziende statali neo-costituite che di altre realtà nascenti o future e che sarebbe il vero primo passo concreto per la ricollocazione e in ogni caso per il mantenimento delle certificazioni e le licenze per il personale coinvolto”.

“L’aggiornamento del tavolo chiesto dalle Vice Ministre, se da una parte ha prodotto l’impegno della proprietà a non inviare le lettere di licenziamento fino al 31 dicembre, dall’altra lascia i 1350 lavoratori di Airitaly in uno stato di totale incertezza. Noi pensiamo che occorra la massima mobilitazione di tutti i lavoratori di fronte a uno stato di cose che non sta scongiurando i licenziamenti“.

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