Minacciava di controlli gli imprenditori, arrestato a Olbia finto commercialista

L’operazione della Guardia di Finanza.

Le Fiamme gialle del gruppo Guardia di finanza Olbia, coordinate dal Comando Provinciale di Sassari, hanno tratto in arresto G.M.D., cinquantaseienne olbiese, a conclusione di una articolata e complessa indagine nei confronti dell’uomo che, millantando conoscenze tra funzionari dell’Amministrazione Finanziaria, avrebbe intimorito degli imprenditori della zona con minacce di sanzioni, facendosi consegnare denaro contante in più occasioni.

L’uomo è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania e dovrà spiegare all’autorità giudiziaria il motivo per cui si sarebbe fatto consegnare da un imprenditore edile della zona 2.500 euro in contanti, in pieno giorno e nel parcheggio dell’Agenzia delle Entrate di Olbia.

Il quadro probatorio ricostruito dai Finanzieri del Nucleo Mobile, coordinati dal capitano Carlo Lazzari, confermerebbe l’ipotesi investigativa atteso che, oltre al denaro sequestrato al momento dell’arresto in flagranza di reato, l’uomo è stato trovato in possesso di altri 5.000 euro in contanti che potrebbero essere provento di condotte simili.

L’uomo, incensurato e collaboratore di un noto studio commercialistico di Olbia, avrebbe operato con un metodo intimidatorio subdolo, convincendo l’imprenditore che se si fosse rifiutato di pagare sarebbe andato incontro a problemi con varie istituzioni, quali INPS e Agenzia delle Entrate. Sono sempre più comuni episodi della specie in cui imprenditori in difficoltà finanziarie si rivolgono a faccendieri pronti ad approfittare del loro stato di bisogno, ma stavolta i Finanzieri guidati dal Capitano Carlo Lazzari erano appostati nell’area e sono intervenuti immediatamente all’atto della consegna del denaro.

Il Gruppo di Olbia, in attesa delle analisi forensi sui cellulari utilizzati per comunicare con le vittime, sta già effettuando approfondimenti per scoprire se ci siano altre persone pronte a sporgere denuncia, mentre l’indagato si trova agli arresti domiciliari.

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