I controlli della Guardia Costiera nell’arcipelago di La Maddalena hanno permesso di individuare 18 persone ora indagate per false dichiarazioni.
Gli accertamenti eseguiti all’interno del Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena hanno infatti portato alla segnalazione all’autorità giudiziaria di numerosi soggetti senza regolare permesso di pesca. Gli indagati avrebbero dichiarato, in occasione di sottoscrizione di istanza e autocertificazione della residenza, dati falsi con il solo fine di ottenere il rilascio del Seapass. Ovvero il titolo per l’esercizio della pesca da imbarcazione, da terra o subacquea. Come è noto, infatti, nel Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, solo i residenti a La Maddalena possono essere autorizzati alle attività di pesca sportiva e subacquea ed esentati dal pagamento del cosiddetto “ticket” di ingresso con unità da diporto.
Complessivamente risultano indagate 18 persone per dichiarazioni mendaci e falso in atto pubblico. Risultano invece essere 56 i soggetti che non hanno più titolo al mantenimento dei requisiti necessari per il rilascio del Seapass. Gli stessi sono stati segnalati all’Ente Parco che provvederà a breve alla revoca del titolo. Nel corso degli accertamenti è stata anche elevata una sanzione amministrativa di mille euro a carico di un pescatore subacqueo che stava utilizzando un permesso non regolare.
L’operazione conferma l’attenzione della Capitaneria di Porto di La Maddalena e dell’Ente Parco sul rispetto di norme specifiche a tutela di un delicato ecosistema marino protetto quale quello del Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, ove le attività di pesca e prelievo delle risorse ittiche, sono regolamentate al fine di tutelare un territorio di particolare pregio e bellezza.