Parcheggi limitati a Liscia Ruja, la petizione: “La spiaggia è dei sardi”

La petizione per liberare i parcheggi a Liscia Ruja.

Paco Li Calzi, organizzatore di una raccolta firme su Change.org, ha deciso di portare all’attenzione il caso di Liscia Ruja, una delle bellissime spiagge della Costa Smeralda “privata ai sardi” a causa di alcuni massi di granito che impediscono di usufruire di molti parcheggi. Nella sua petizione “Il Mare ai Sardi “, che è stata firmata da un centinaio di persone, i massi limitano l’accesso alla spiaggia a chi riesce ad arrivare molto presto o può permettersi i pochissimi parcheggi a pagamento disponibili.

Secondo Li Calzi questa è ”un’incresciosa situazione che priva i sardi e i lavoratori stagionali di uno degli ultimi baluardi di spiaggia libera in Costa Smeralda. Questo rende impossibile andare al mare per chi non può permettersi di pagare il parcheggio o per chi, ad esempio lavorando, non può alzarsi presto durante i periodi di alta stagione per andare a fare un bagno al mare trovando la sera o in pausa pranzo i parcheggi impegnati. Senza considerare le altre questioni legate alla mobilità e alla distribuzione della folla sulla spiaggia”, ha dichiarato l’autore della petizione.

Inoltre nel testo della raccolta firme si spiega che ciò genera congestione e pericoli: con il parcheggio vietato, molte persone sosteno sul ciglio della strada, aumentando il rischio di incidenti e ostruendo la circolazione e trasforma l’accesso al mare in un privilegio economico, anziché in un diritto collettivo. ”Chiediamo al Comune di Arzachena, alla Regione Autonoma della Sardegna, al Consorzio Costa Smeralda e a tutte le autorità competenti di rimuovere immediatamente i massi e di ripristinare la possibilità di parcheggio lungo la strada che porta a Liscia Ruja, nel rispetto del diritto di ogni cittadino — soprattutto dei sardi — di godere del mare, indipendentemente dalla propria disponibilità economica”, si legge nella petizione.

L’iniziativa di Li Calzi mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni locali sull’importanza di mantenere almeno una porzione di costa accessibile a tutti, senza barriere economiche o fisiche. La petizione “Il Mare ai Sardi” è già attiva online, con l’obiettivo di raccogliere quante più firme possibile per chiedere un intervento che riporti la spiaggia all’uso libero e garantito a tutta la comunità. Un appello forte che sottolinea quanto sia fondamentale preservare il diritto di accesso al mare per i sardi e per chi lavora sul territorio, difendendo così uno degli ultimi spazi pubblici disponibili in una delle zone più esclusive d’Italia.

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