“Navone incompatibile”, decaduto il leader dell’opposizione. In Comune entra Sanciu

Il consigliere di Olbia Navone non può ricoprire la carica.

Il candidato Navone non potrà più sedere sui banchi del Consiglio comunale di Olbia. Questo pomeriggio, in aula è stata votata la decadenza del capo dell’opposizione, risultato sconfitto nell’ultima consultazione elettorale, dalla carica di consigliere, per incompatibilità con il ruolo di direttore dell’Amp Tavolara.

Il leader della Grande Coalizione, infatti, aveva 10 giorni di tempo per scegliere tra la carica di direttore dell’Amp oppure quella di consigliere. Decaduti i termini, Navone aveva scelto di non dimettersi da nessuna delle due. Ora, il consiglio comunale ha deciso di espellerlo dalla sua carica e al suo posto entrerà Diego Sanciu, primo fra i non eletti della lista Liberi, che sarà al suo posto consigliere del Gruppo misto.

Il capo della minoranza, che oggi per protesta non era presente in aula, aveva deciso di restare in Consiglio comunale e di non lasciare l’Amp, spiegando le sue ragioni, sostenendo che non esiste alcuna incompatibilità e che il Comune di Olbia detiene il 50% delle quote del Consorzio di gestione. “Non si può scegliere fra due diritti – aveva dichiarato Navone -. Sono assolutamente convinto che un’iniziativa politica non possa negarmi la facoltà di esercitare il mio lavoro e al contempo sedere in un Consiglio comunale in cui sono stato eletto con abbondanti suffragi. Nessuna sentenza l’ha sancito, e neanche lo può fare una relazione tecnica consultiva che lascia al Consiglio l’intera facoltà di decidere. Per questo non si può parlare di iniziativa giuridica, che solo i tribunali sono chiamati a dirimere, ma solo di un’iniziativa politica messa in atto per escludere il capo dell’opposizione consiliare. Rassicuro coloro che mi hanno sostenuto: che il mio impegno nei confronti del progetto della Grande Coalizione rimane immutato ed anzi, da questa squallida vicenda viene oltremodo rafforzato”. Contro la sua dichiarata incompatibilità, Navone potrebbe presentare ricorso al Tribunale, ma ancora non ha deciso se intraprendere questa iniziativa.

Le reazioni dell’opposizione.

La minoranza del Consiglio comunale si è espressa in solidarietà al leader della Grande coalizione, non votando il provvedimento. “Oggi si certifica una pagina tristissima per questa città – ha dichiarato la consigliera di minoranza Ivana Russu – e io voglio dare la mia solidarietà al consigliere Navone e a nome degli altri consiglieri, perché abbiamo sempre ritenuto che questa sia un’aula da onorare sempre. Ho riflettuto in questi giorni perché non comprendo e non giustifico l’atto di questi due cittadini, che pongono una questione di incompatibilità verso un membro della minoranza. Lo si fa perché non sia una sensibilità democratiche, che dovrebbe attenere a quelle regole non scritte a cui tutti dovremmo fare riferimento”.

“E’ incompatibile questa carica secondo questo consiglio comunale e voterete per questo – ha dichiarato la consigliera del gruppo misto Maria Teresa Piccinnu -, però ci sono dei comportamenti inopportuni che vengono sistematicamente adottati. Lo abbiamo visto nella precedente legislatura dove la figlia dell’ex presidente del consiglio ha avuto una carica di rilievo presso la partecipata del Comune. Allora era compatibile quell’incarico? Probabilmente sì, ma era opportuno politicamente? Assolutamente no”.

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