La nuova ordinanza del governatore Solinas.
L’obbligo di restare in isolamento nei luoghi di domicilio e di denunciare alle autorità sanitarie il luogo ove si può essere, in qualunque momento, rintracciati, è retroattivo di 14 giorni. Vi sono tenuti anche tutti coloro che si sono trasferiti in Sardegna, generalmente nelle case al mare, prima dell’ordinanza di ieri 8 marzo.
È uno dei contenuti più significativi dell’ordinanza emessa poco fa dal presidente della Regione Christian Solinas, preso atto dei numerosi trasferimenti avvenuti dalle Regioni della penisola, in alcuni casi da zone a rischio, verso i comuni costieri della Sardegna.
“Difendiamo con ogni mezzo la salute dei sardi – dice il presidente -. Ritengo che il metodo più efficace sarebbe quello di interrompere momentaneamente ogni flusso di passeggeri verso la nostra Isola senza pregiudicare in alcun modo il traffico delle merci, e per ben due volte ho rivolto questa richiesta al Governo, che per ora ha risposto negativamente.
Con il provvedimento di oggi otteniamo il risultato di poter isolare i possibili soggetti positivi nelle loro abitazioni e di effettuare su di loro tutti i controlli necessari”.
Il provvedimento prescrive l’obbligo di reperibilità per i soggetti che hanno fatto ingresso in Sardegna nei giorni scorsi e che sono obbligati all’isolamento fiduciario. Per loro vietati anche gli spostamenti se non per il tragitto necessario a lasciare l’isola in modo stabile. In quel caso dovranno essere muniti dei prescritti dispositivi di protezione individuale. Scatta anche l’obbligo per i vettori aerei e navali di mettere a disposizione della Regione nominativi e recapiti dei viaggiatori trasportati a partire dallo scorso 24 febbraio.Altre prescrizioni sono imposte a tutti coloro che hanno avuto, per motivi lavorativi, contatti con i passeggeri.