Conto alla rovescia per l’obbligo al green pass per i lavoratori, code nelle farmacie della Gallura per i tamponi

L’obbligo del green pass in Gallura.

Da domani 15 ottobre scatta l’obbligo del green pass, che sarà esteso per tutti i lavoratori, fino al 31 dicembre, data fissata come termine dello stato di pandemia.

Non sono previste sanzioni per chi non è in possesso della certificazione verde, ma il lavoratore sarà considerato come un assente ingiustificato, perciò sospeso dalla retribuzione. Una novità del Dpcm è che i datori di lavoro possono chiedere in anticipo la verifica del green pass in base alle esigenze organizzative, ma salta la previsione del limite di 48 ore di anticipo entro cui chiedere la verifica del certificato verde. Le sanzioni previste per i lavoratori che accedono nei luoghi di lavoro senza il green pass vanno dai che va da 600 a 1.500 euro, mentre per il datore che non vigila sul rispetto delle regole, la sanzione amministrativa va da 400 a 1.000 euro.

Le opinioni dei rappresentanti dei lavoratori in Gallura.

I rappresentanti dei lavoratori della Gallura si sono espressi sull’introduzione dell’obbligo. “Noi siamo favorevoli, poiché si tratta di un buon strumento per sollecitare la gente a vaccinarsi e in questo senso il Governo sta andando – ha detto il direttore di Confcommercio Olbia Nino Seu –. Tuttavia, le procedure sono molto complesse. Ad esempio, non sono chiare le indicazioni per il controllo della certificazione e su quelle casistiche che non possono ricorrere alla vaccinazione. Inoltre, anche i tempi di verifica o chi incaricare per farlo non sono una cosa semplice. Magari per le piccole aziende può essere meno problematico”.

Il commento del sindacato della Cisl Gallura. “Ci aspettiamo un po’ di confusione, anche se è evidente che sosteniamo l’esigenza di tornare alla normalità – sostiene il segretario Mirko Idili -. Il green pass è uno strumento, che in prospettiva ci dà la possibilità di tenere aperte numerose attività, ma non è la soluzione. Il vaccino è l’unica soluzione in questo senso per uscire dalla pandemia. Le perplessità ci sono, ovvero bisogna evitare che il controllo del green pass venga lasciato alla discrezione del datore di lavoro. Non è possibile che possa decidere in solitudine come regolamentare. Dunque, va riconosciuto un ruolo ai sindacati dei lavoratori”.

Caos nelle farmacie.

Nelle farmacie a Olbia e in Gallura è corsa al tampone per chi non si è vaccinato. Il test contro il coronavirus permette di rilasciare il green pass. “Abbiamo dovuto assumere tre persone per fare le registrazioni – ha detto Laura Ghisu, farmacista di Olbia -. Facciamo più di 100 persone al giorno e un tampone ogni 5 minuti. Il problema è che c’è una corsa al tampone più a basso costo. Noi abbiamo aderito subito al prezzo calmierato di 15 euro, ma ci sono concorrenti che hanno abbassato ulteriormente i prezzi per cui tantissimi stanno facendo il giro delle farmacie”.

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