Discarica di Sa Coroncedda, i nomadi passano al contrattacco: “Nessuno ha vigilato tra le nostre case”

All’interno del campo rom di Olbia

Una discarica enorme abusiva. Questa è la condizione del campo rom di Sa Coroncedda a Olbia. Una situazione di degrado contestata anche dagli abitanti del campo, 7 famiglie con trenta minori, che vivono tra i miasmi, le mosche e rifiuti pericolosi.

“Mai qualcuno che vigilasse tra le nostre case – ha detto un’abitante del campo, madre trentenne di quattro bambini – e non abbiamo né corrente né acqua, che dobbiamo portare ogni giorno con i bidoni. E così ci si ammala come è successo a Pamela. Se cerchiamo una sistemazione altrove, i proprietari non ci vogliono come inquilini. Ma noi rom non siamo tutti uguali”.

Stato di abbandono e indifferenza. È ciò che denunciano i consiglieri comunali di minoranza, che attaccano l’amministrazione comunale. “Non è stata in grado di gestire una situazione che è andata avanti da anni”, dicono

La situazione del campo nomadi di Olbia rappresenta un rischio sanitario, ambientale ed economico. “I consiglieri di maggioranza si sono detti impotenti – hanno detto i consiglieri della Coalizione Civica e democratica, riferendosi alla bomba ecologica -. Questo rappresenta a nostro avviso un fallimento dell’attuale amministrazione comunale, che non poteva chiudere gli occhi davanti ad un situazione dannosa per la salute e per l’immagine del territorio”.

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