Allarme microcriminalità in Gallura, oltre 600 ragazzi denunciati

disagio giovanile

I progetti contro il disagio giovanile.

Aumenta il disagio giovanile a Olbia e in Gallura. Secondo i dati recenti, sono 615 le segnalazioni dell’autorità giudiziaria di reati compiuti da minori nei primi tre mesi del 2020. Sono sempre più giovani gli autori dei reati e di chi assume droghe, la tossicodipendenza coinvolge anche ragazzi di prima media.

“Spesso i genitori di questi ragazzi restano inermi e si rivolgono ai servizi sociali per avere un ausilio – ha detto la consigliera comunale di Olbia Tiziana Biscu -. Spesso sono giovani soli sui social, sollecitati anziché aiutati, dai coetanei”.

La Regione ha disposto per i comuni della Gallura 400mila euro e 100mila per Olbia. Con questi fondi devono essere attivati progetti per il contrasto del disagio giovanile, che coinvolgono associazioni, scuole, Usm, Ats e Sert.

Questi fondi sono stati stanziati nel Piano Locale Unitario (Plus) attivato con la Legge regionale 23 del 2005. Sono interventi per il triennio 2019/20/21 e prevedono la gestione di fondi regionali a favore delle categorie più deboli della popolazione.

Con il Plus i Comuni, le Asl e le Province, associazioni, danno concreta attuazione alle strategie di pianificazione locale dei servizi sociali. “Ci sarà un tavolo dove tutti questi enti daranno un contributo in base alla loro competenza – ha detto Biscu -. Dopodiché il progetto sarà discusso con i rappresentanti di ogni ordine e grado delle scuole”.

Ad aderire al Plus è Olbia con 17 comuni, che, attraverso fondi redistribuiti, devono andare a integrare servizi essenziali a sostegno della comunità. “Uno dei punti che abbiamo introdotto con al rete delle associazioni sono progetti per i ragazzi – ha detto l’assessore dei Servizi sociali Simonetta Lai –, ma anche disabili e anziani”.

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