Omicidio di Pietro Sanna a Londra. Confessa l’ex fidanzata. I dubbi sul movente

Le indagini di Scotland Yard sulla morte di Pietro Sanna.

Risolto il giallo sull morte di Pietro Sanna. Ieri sera la polizia britannica ha infatti fermato e arrestato la coinquilina di origine bengaleseH. B., 25 anni, che in un primo momento aveva dato l’allarme chiamando il fratello Giomaria. La donna dovrà comparire oggi di fronte al giudice per rispondere all’accusa di omicidio. Da quanto si apprende, la ragazza, era l‘ex fidanzata di Pietro che, per motivi ancora da chiarire, si sarebbe scagliata contro il giovane con un attacco brutale e feroce inferendogli venti coltellate alla schiena.

La ragazza avrebbe accoltellato il giovane “con un attacco brutale e feroce”. E’ quando riporta la polizia inglese tramite una nota ufficiale. Al momento non è chiaro il movente che ha spinto la ragazza a compiere questo folle gesto. La comunicazione ufficiale arriva a tre giorni dalla morte  di Pietro Sanna, trasferitosi a Londra due anni fa con il fratello Giomaria per perfezionare l’inglese e fare un’esperienza diversa. Il ragazzo abitava con il fratello in un appartamento a Canning Town, a est di Londra, sulla Ravenscroft lose. 

Gli agenti della Metropolitan police di Londra ieri hanno eseguito l’autopsia che ha permesso loro di scoprire alcuni dettagli rilevanti al proseguimento delle indagini. Chiuso anche il profilo Facebook del giovane. Nel frattempo a Londra è arrivata tutta la famiglia: il padre Graziano, la madre e la sorella Marilisa. Il padre, imprenditore nel settore alberghiero e proprietario dell’hotel Scintilla a San Teodoro ha rifiutato di procedere al riconoscimento a causa del dolore troppo forte.

Con la famiglia presente anche il fratello Giomaria che lavora a Londra da Notes Coffee, Food & Wine e che Pietro aveva deciso di raggiungere due anni fa. Secondo le prime ricostruzioni, era stato proprio Giomaria a trovare il corpo del fratello Pietro riverso in una pozza di sangue in seguito della  chiamata della coinquilina bengalese, con cittadinanza britannica, che si era poi dileguata subito dopo.  

Intanto arrivano i primi messaggi di cordoglio nei confronti dei familiari del giovane, che chiedono ora solo un po’ di tranquillità. La famiglia sta preparando l’iter procedurale per riportare a casa la salma di Pietro per poi pensare ai funerali. Pietro viene descritto dai vicini del suo appartamento a Canning Town come un giovane simpatico e sempre sorridente. Lo vedevano rientrare a casa dal lavoro sulla sua bici e salutava sempre tutti. Alcuni vicini descrivono anche la reazione del fratello maggiore subito dopo il ritrovamento del corpo del fratello. Giomaria, in preda alla disperazione, urlava e piangeva mentre raccontava cio che era successo agli agenti di polizia. Pietro abitava sulla Ravenscroft Close, con quattro persone, solo da sei mesi.

LEGGI ANCHE PIETRO SANNA UCCISO A LONDRA. ECCO I PRIMI DETTAGLI DELL’INDAGINE

La notizia ha lasciato sbigottita la comunità di San Teodoro, dove il padre di Pietro, Graziano, è molto conosciuto, in quanto da diversi anni gestisce, assieme ai fratelli, lo storico Hotel Scintilla, un nome che deriva dal soprannome del nonno del ragazzo anche lui albergatore, e l’albergo il Faro.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura