L’Ufficio regionale frena sul Piano Mancini: “Ora rischiamo la perdita dei finanziamenti”

Il consigliere regionale Li Gioi chiede l’accesso agli atti.

L’Ufficio per la Tutela del paesaggio di Sassari esprime dubbi sul Piano Mancini. Gli Uffici regionali avrebbe segnalato che l’impatto delle opere di mitigazione del rischio idraulico previste dal Piano andrebbero ad incidere pesantemente sul tessuto urbano della città. Anche lo studio di fattibilità presentato dalla Technital non convincerebbe gli Uffici regionali per quanto riguarda gli effetti dell’immissione dell’acqua del bacino imbrifero di Olbia nel Padrongianus attraverso un canale scolmatore esterno previsto dallo stesso studio.

“Cresce la preoccupazione per la perdita dei finanziamenti destinati alla messa in sicurezza della città di Olbia. Ecco quindi che quanto paventato sta purtroppo accadendo: il Piano Mancini sta andando incontro a una bocciatura certa e gli oltre 125 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza di Olbia, data l’emergenza sanitaria in corso, potrebbero anche essere dirottati altrove. In proposito è bene ricordare che a fine aprile scorso sono bastati tre giorni di pioggia per determinare un serio pericolo tracimazione del Rio Padrongianus”, afferma il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, che ha presentato una seconda interrogazione volta a sollecitare l’avvio di tutte quelle opere di mitigazione del rischio idraulico slegate dalle scelte progettuali e che potrebbero essere realizzate come soluzione-tampone in attesa del completamento dei lavori.

“Ho ritenuto opportuno – spiega il consigliere regionale del M5S Li Gioi – presentare richiesta di accesso agli atti per poter visionare con la massima urgenza la copia di tutti i pareri rilasciati dal Servizio Tutela del Paesaggio e Vigilanza competente nell’ambito del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale relativo alle opere di mitigazione del rischio idraulico del Comune di Olbia, compresi eventuali atti e informazioni ad essi correlati. La situazione in cui ci troviamo a pochi mesi dal termine ultimo per l’affidamento dei lavori è catastrofica. Sono passati quasi 7 anni dal 18 novembre 2013 e i cittadini di Olbia sono ancora costretti a rivivere quell’incubo e a convivere con il terrore ogni qual volta le piogge si fanno più abbondanti, come accaduto tra l’altro il 22 aprile scorso. In questo momento critico risulta davvero incomprensibile l’immobilismo della Regione che non ha nemmeno mai risposto alle due interrogazioni che ho presentato per avere chiarimenti in merito all’andamento dell’iter progettuale”.

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