Il sequestro della pista di motocross a Olbia.
Nei giorni scorsi il personale della Stazione Forestale e di Vigilanza Ambientale di Olbia, ha proceduto nei giorni scorsi al sequestro preventivo di un’area pari a circa 3 ettari sita in località Padrongianus, nel Comune di Olbia Secondo le indagini la proprietaria ed il marito, noto imprenditore, avevano provveduto alla realizzazione di una pista per motocross di circa 1200 metri, senza nessuna autorizzazione.
L’area, sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale ai sensi del D. LGS. 42/2004 doveva avere una destinazione agricola, ma è stata interessata nel tempo da profonde modificazioni ad opera di mezzi meccanici che hanno consentito la realizzazione di un vero e proprio circuito costituito da terrapieni, dossi e curve, che veniva costantemente tenuto in efficienza ed utilizzato sia per sessioni di allenamento sia per competizioni motoristiche a livello regionale.
Si è accertato infatti che si organizzavano gare ed eventi, alcuni dedicati a bambini ed appassionati in erba, a cui veniva dato ampio risalto su internet e social media, esponendo i partecipanti ai rischi connessi all’utilizzo di una struttura abusiva e priva dei requisiti di sicurezza previsti per legge. Il circuito, dotato di impianto di irrigazione per la depolverizzazione del fondo, veniva mantenuto costantemente in efficienza.
L’attività , a seguito di sopralluogo eseguito congiuntamente a personale tecnico comunale del Servizio Controllo Edilizia e prevenzione abusi, ha consentito di denunciare alla autorità giudiziaria i soggetti coinvolti a vario titolo nella vicenda, anche se le indagini sono tuttora in corso per l’individuazione di ulteriori figure coinvolte nella gestione dell’attività.
L’operazione è l’ultima in ordine di tempo tra quelle portate avanti dal procuratore della Repubblica di Tempio in collaborazione con il Corpo Forestale dell’Ispettorato di Tempio Pausania nell’attività di contrasto alle violazioni in materia edilizia ed ambientale e di tutela del territorio e del paesaggio.