Bassa ancora la percentuale dei laureati in Gallura.
Olbia e la Gallura non migliorano per quanto riguarda il tasso di istruzione. Secondo un nuovo studio di Openpolis, realizzato per approfondire sullo stretto legame tra tasso di occupazione e quello di istruzione, non promuovono il territorio, come il resto dell’Isola, per quanto riguarda la percentuale di persone laureate e diplomate.
Il dato italiano.
Il nuovo studio di Openpolis ha svelato come oggi chi non studia non riesce ad entrare nel mondo del lavoro e questo è vero in molte realtà del Sud Italia. Rispetto all’occupazione, tra i capoluoghi le prime 57 città per tasso di occupazione sono tutte del centro-nord. Ai primi posti in particolare Belluno (84,7%), Bolzano (81,9%), Monza (81,8%), Lodi (81,5%), Trento (81,4%), Lecco (81,4%), Milano e Cuneo (entrambe all’81,2%). Nel Nord Italia il tasso di istruzione resta superiore a quello del Mezzogiorno e questo divario ancora non si è colmato.
In Italia, nella fascia della popolazione tra i 25-49 anni, in media il tasso di occupazione si attestava al 71,7% alla fine del 2021. In questo segmento demografico, la quota di persone con almeno il diploma era pari al 73,6%, mentre soltanto il 27% aveva la laurea o un altro titolo di livello terziario. Secondo il rapporto, nelle regioni del Mezzogiorno c’è una maggiore difficoltà a proseguire gli studi perché anche i genitori dei giovani non sono abbastanza istruiti. Questo porta a una condizione di povertà educativa ereditaria, che si riflette anche nel mondo del lavoro. Tra i laureati sono maggiormente chi ha intrapreso lauree nelle Stem ad avere maggiore possibilità di trovare lavoro e di essere retribuito di più.
La Sardegna e la Gallura.
La Sardegna resta tra i territori con una percentuale ancora bassa di persone in possesso di titoli di studi come lauree e diplomi secondari. Come nel resto del Paese, l’occupazione è ancora inferiore rispetto alle regioni del Nord, dove si trovano più laureati. Il caso della Sardegna è però particolarmente complesso, perché in molti territori il rapporto tra mondo del lavoro e quello dell’istruzione continua a rimanere poco connesso. Tuttavia, anche nell’Isola si sta verificando un cambiamento significativo: ottenere una laurea, o almeno un diploma, sta diventando sempre più importante per accedere a un’occupazione.
Infatti anche nell’Isola ci sono comuni dove ci sono poche persone istruite e un tasso di occupazione ancora basso. Uno dei territori dove non essere laureati e diplomati incide sul mercato del lavoro è anche la Gallura. Olbia e Tempio e Aggius sono i comuni con più persone che hanno conseguito un titolo di studio terziario, con il 21,2 e il 21,3% di persone in possesso di laurea. A Tempio i diplomati sono il 63,3%, mentre a Olbia sono il 66,7%. Ad Aggius sono laureati il 21,5% e diplomati il 63,2%.
A Olbia il tasso occupazionale è del 67,6% nella fascia tra i 25-49 anni. Chi è laureato è solo il 21,2% dei residenti, mentre in possesso di diploma superiore sono soltanto il 66,7% degli abitanti. Secondo il rapporto, se più persone avessero conseguito il diploma o la laurea ci sarebbero in città più occupati. Ciò però non vale nei territori più rurali, come, ad esempio, Oschiri dove il tasso occupazionale è superiore (del 71%), ma ha una laurea solo il 16,8% della popolazione. Questo dato possiamo spiegarlo con un mercato del lavoro differente e meno specializzato rispetto a ciò che offre una realtà come Olbia.
Nei restanti comuni chi è in possesso di laurea è meno del 20% della popolazione e in altri paesi dell’entroterra i diplomati sono meno della metà dei residenti. Ad Arzachena solo il 17% degli abitanti sono diplomati e ci sono comuni, come Padru, dove questa percentuale scende a 10%. Le persone con titolo terziario sono soltanto il 48,2%.