Il premio Va…Lentina consegnato a Telti.
Il Premio Va… Lentina ha attirato a Telti una grande folla, consolidandosi come un’importante manifestazione dedicata all’ecologia e alla tutela ambientale. L’evento si è tenuto in un’atmosfera festosa e partecipativa, in concomitanza con la Sagra del Mirto. La manifestazione ha avuto luogo sotto la guida esperta della giornalista Maria Pintore, la cui abilità nel coinvolgere il pubblico ha reso l’evento ancora più significativo.
Alla sua seconda edizione (la prima andò al conte Donà delle Rose, fondatore di Porto Rotondo), questo riconoscimento ha lo scopo di premiare chi si distingue per iniziative a favore dell’ecologia e della tutela dell’ambiente, incarnando un impegno concreto per la comunità e il paesaggio.
La scelta della tartaruga.
Ma perché la tartaruga? L’iconico animale non solo decora i cartelli stradali comunali, ma funge da monito per la comunità: in un’epoca nella quale “andare di fretta” sembra essere il mantra quotidiano, Telti invita i suoi abitanti a rallentare. La tartaruga, spesso vittima di investimenti, diventa così un simbolo di responsabilità: ogni automobilista è chiamato a prestare attenzione e a comportarsi con cautela, per proteggere non solo l’animale, ma tutto l’ecosistema locale.
Il premio Va… Lentina.
L’assessore al turismo Matteo Sanna e il sindaco Vittorio Pinducciu hanno illustrato le motivazioni alla base del premio durante un evento che celebra la cultura locale: la Sagra del Mirto. “Il Premio Va… Lentina nasce in un momento delicato per il nostro paesaggio e la sostenibilità ambientale” ha spiegato Sanna. “La tartaruga rappresenta non solo un simbolo di resistenza e longevità, ma anche la fragilità del nostro ambiente”.
Durante la serata, è stato consegnato il Premio Va… Lentina 2024 a Mauro Pili, noto politico (presidente della regione Sardegna), ora giornalista (caporedattore de L’Unione Sarda) e attivista per la tutela dell’ambiente, che si è distinto per il coraggio nell’informare la comunità sarda sui rischi della speculazione industriale, legata alla creazione di impianti eolici e fotovoltaici.
Con l’auspicio che questo riconoscimento aiuti a galvanizzare la comunità, il premiato ha evidenziato l’importanza di una risposta che unisca forze politiche, associazioni e cittadini, affinché “iniziative di destra e di sinistra, di qualsiasi provenienza, Olbia o Tempio” possano convergere verso un obiettivo comune: difendere la Sardegna e la sua eredità. “Questo premio non è solo per me, ma per tutti coloro che si sono mobilitati per proteggere la nostra identità e il nostro territorio,” ha sottolineato Pili. “Abbiamo il dovere di difendere la nostra terra contro la speculazione che minaccia di trasformare il nostro paesaggio in una zona industriale.”
Il dibattito si è poi spostato sulla questione degli impianti eolici e fotovoltaici che stanno interessando la Sardegna. Il sindaco Pinducciu ha illustrato i passi già intrapresi dall’amministrazione per opporsi a questi progetti speculativi, evidenziando il buon esempio di Telti. Che già nel 2012 si era dotata di normative a protezione del territorio.
Maria Antonietta Filigheddu, rappresentante del Comitato Gallura contro la devastazione eolica, intervenuta sul palco per l’occasione, ha richiamato l’attenzione sul bisogno urgente di riscoprire le radici culturali sarde in questo momento di crisi. “Dobbiamo difendere non solo il nostro paesaggio, ma anche la nostra identità. Non possiamo permettere che il nostro territorio diventi solo una risorsa da sfruttare per il profitto di pochi,” ha affermato con passione.
La consegna del premio.
Il premio Va… Lentina è stato consegnato a Mauro Pili dalle mani di Gian Mario Inzaina, consigliere comunale, a nome di tutta l’amministrazione. L’opera è una tartaruga realizzata in stile nuragico, perché “la speculazione è in atto anche presso siti nuragici importanti”. È stata realizzata con una tecnica che si chiama “colombino” da un artista locale, la signora Claudia Deiana.
La scelta di una tartaruga stilizzata in stile nuragico arricchisce il premio di un valore simbolico profondo, richiamando alla mente le radici e la storia della Sardegna mentre si affrontano le sfide contemporanee.