Il dirigente della Provincia è innocente, il tribunale respinge le accuse.
Un incubo durato oltre dieci anni si è concluso nei giorni scorsi per Giorgio Sanna, dirigente della provincia di Olbia-Tempio, assolto dal tribunale di Tempio Pausania con la formula piena perché il fatto non sussiste. La vicenda aveva avuto origine nel luglio 2013, quando quattro lavoratori a tempo determinato denunciarono presunte irregolarità legate all’assegnazione di premi di produttività. Accusando il dirigente di falso e peculato.
Le accuse si concentravano su due delibere firmate da Sanna. In queste si certificava l’esecuzione di progetti relativi a una rete informatica e a uno spazio web da parte di dipendenti a tempo indeterminato. Sulla base di tali documenti, nel 2012 era stato riconosciuto un premio di produttività di 192mila euro. Tuttavia, secondo i lavoratori autori della denuncia, i progetti erano stati realizzati da personale assunto con contratti a termine. Mentre i premi erano stati erogati ad altri dipendenti.
Il processo, iniziato dopo la denuncia, ha visto la difesa di Giorgio Sanna respingere ogni accusa, sottolineando l’assenza di dolo e la regolarità delle delibere. Durante le udienze, l’accusa ha cercato di dimostrare che i nomi riportati nei documenti non corrispondevano ai veri esecutori dei lavori. Ma il pubblico ministero ha concluso che non esistevano prove sufficienti a sostenere l’accusa, chiedendo l’assoluzione.
Nonostante la parte civile abbia insistito sull’esistenza di irregolarità e sul danno subito dai lavoratori esclusi, il collegio giudicante ha accolto le richieste del pubblico ministero. Assolvendo il dirigente con formula piena.
La sentenza ha messo fine a una lunga vicenda giudiziaria, restituendo serenità a Giorgio Sanna, che per oltre un decennio ha dovuto affrontare il peso delle accuse.