La protesta dei sindaci dell’Alta Gallura contro la chiusura del Tribunale di Tempio

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IL documento dei sindaci sul Tribunale di Tempio.

È sempre più forte, in Gallura, la preoccupazione in merito alla questione Giustizia e al Ddl d’iniziativa della senatrice Evangelista per l’istituzione del tribunale di Olbia che mette a rischio quello di Tempio.

Per questo i sindaci dell’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura e del territorio, che fin da quando si è appreso del disegno di legge hanno attivato le opportune interlocuzioni con gli organi politici regionali e nazionali, hanno ora predisposto un documento che verrà inviato nei prossimi giorni alla Commissione Giustizia del Senato della Repubblica, in cui esprimono la protesta vibrata e corale del territorio contro il disegno di legge che si prefigge la finalità di istituzione del tribunale e della procura della Repubblica di Olbia, con la conseguente soppressione di quello di Tempio Pausania.

“Fatto questo che – secondo i sindaci – non solo non risolverebbe i problemi della giustizia in Gallura, ma provocherebbe un forte disequilibrio dei servizi a livello territoriale, mentre il polo giudiziario della Gallura nella città di Tempio garantisce, senza tema di smentita, una condizione complessiva di equilibrio territoriale dei servizi a vantaggio dell’intero territorio del Circondario anche grazie alle condizioni di centralità della sede rispetto agli altri comuni”.

Nel documento i sindaci di Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, Erula, Luogosanto, Luras, Perfugas, Santa Teresa di Gallura, Sant’Antonio di Gallura, Tempio Pausania, Trinità d’Agultu e Vignola, Viddalba, sottolineano che già in passato per il servizio giustizia, il territorio che fa capo al circondario di Tempio Pausania si è univocamente espresso a gran voce circa la permanenza nella Città di Tempio Pausania della sede del Tribunale e degli Uffici giudiziari.

Inoltre hanno anche ricordato che nel 2012, in una seduta aperta del Consiglio Comunale di Tempio Pausania – a cui hanno preso parte anche i sindaci  di Aggius, Aglientu, Bortigiadas, Calangianus, La Maddalena, Luogosanto (anche in qualità di presidente al tempo dell’Unione dei Comuni Alta Gallura), Luras, Perfugas ed altri ancora, e con il conforto adesivo anche della Amministrazione comunale di Arzachena – è stato deliberato che la sede del Tribunale è a Tempio ed è lì che deve restare a beneficio dell’intero territorio, in considerazione sua centralità della sede e della volontà e dell’esigenza espresse dalle rappresentanze istituzionali del territorio, organizzazioni sociali economiche e professionali tutti impegnati nel reclamarne il consolidamento e potenziamento al fine di ottenere una sempre maggiore efficienza del servizio a beneficio dei ventitrè Comuni del circondario e dell’intero territorio provinciale.

Importanti anche a livello locale le misure e le iniziative, anche onerose, che sono state poste in essere nel tempo dall’Amministrazione Comunale di Tempio Pausania per il servizio giustizia, ad oggi risorse finanziarie pari ad 400mila euro a totale carico del bilancio dell’Ente.

“Così un nuovo locale – continuano i sindaci – di proprietà del comune di 2000 metri circa, ex sede dell’Università, è ora sede della Procura della Repubblica, separato e indipendente, ma a distanza di venti metri dal Tribunale, presso il quale si trovano, già tutti funzionanti, in un ragionato contesto di centralizzazione dei servizi giudiziari, condiviso con i capi degli uffici giudiziari stessi, anche gli uffici UNEP e del Giudice di Pace, rendendo possibile l’accorpamento alla sede centrale delle sezioni distaccate soppresse di Olbia e di La Maddalena così come previsto per legge. L’ampliamento del parcheggio pubblico ha consentito di aumentare la capienza di altri sessanta posti auto, per una migliore fruizione del servizio offerto dal polo giudiziario e l’edificio dell’ex Biblioteca comunale adiacente al Tribunale, è stata assegnata quale nuova sede dell’ufficio del giudice di pace”.

“Crediamo che indebolire il territorio, lasciando le periferie sguarnite di presidi amministrativi ivi presenti da tempo – quali il tribunale, il carcere, gli uffici finanziari – non sia un buon modo di amministrare e valorizzare un territorio che si aspira ad amministrare – ha dichiarato il sindaco di Tempio Gianni Addis – e questo documento è la voce di tante comunità unite per voler tutelare gli interessi di ogni singolo cittadino e pronte a spendersi per battaglie vere, concrete e a favore di tutta la popolazione.”

Infine il documento ricorda le autorevoli e pertinenti considerazioni dell’allora Presidente della Corte di Appello di Cagliari, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario 2014 secondo cui “non costituisce una regola che la sede del tribunale debba essere nella città con maggior numero di abitanti”. I sindaci infine, auspicano che l’intero territorio si batta per l’efficientamento del polo giudiziario della Gallura, affinché possano essere attuati interventi realmente risolutivi dei problemi della giustizia, dato che le difficoltà presenti nel servizio della giustizia sono dovute essenzialmente alla carenza di organico sia amministrativo che giudicante di competenza del ministero e governo centrale, ricordano che gli uffici andrebbero potenziati dove oggi sorgono, e che è indispensabile anche uno sguardo attento, presente e finalmente risolutivo al grave problema viario della Gallura, per una migliore fruizione da parte di tutti i cittadini del territorio.

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