In Gallura il tasso d’inclusione più basso.
Tutti i comuni sardi vedranno soddisfatto il fabbisogno delle famiglie cui spetta il REIS, il reddito d’inclusione sociale della Regione Sardegna. Lo ha annunciato l’assessore della Sanità e delle Politiche sociali Luigi Arru, nel corso del tradizionale incontro con i componenti del Tavolo permanente per l’attuazione delle misure di contrasto alla povertà, che si è tenuto a Cagliari.
“Con 44 milioni 325 mila euro di risorse – ha sottolineato Arru – nessuno sarà escluso da questo intervento. I nostri uffici hanno migliorato il monitoraggio del REIS, e questo ci consentirà di avere dati più omogenei e una più bilanciata ripartizione agli enti locali sulla base delle reali esigenze. Va precisato, inoltre, che la Sardegna è la prima Regione che ha affiancato le misure nazionali del Reddito di inclusione sociale attiva”.
Nel corso del 2018, l’importo medio erogato a ciascuna famiglia beneficiaria (il 3,69% dell’intera popolazione sarda) è stato pari a 1.568 euro. Le famiglie beneficiarie sono state 26.690. Sono stati erogati 43,7 milioni di euro, restano da spendere appena 603mila euro. Il Medio Campidano è il territorio con il tasso di inclusione più alto (4,56%: 1.840 famiglie beneficiarie sulle 40.353 residenti), il più basso si registra in Gallura (2,26% con 1.673 famiglie beneficiarie sulle 74.120 residenti).
“Ritengo che sia stato rispettato in pieno ciò che indicava la legge regionale, voluta dal Consiglio regionale e dalla Giunta. Tutto può essere migliorato, non c’è dubbio – riconosce Arru -. Dobbiamo correggere là dove non siamo riusciti a essere più tempestivi. Ma si tratta di un’esperienza positiva. Non abbiamo fatto chiacchiere, ci siamo concentrati ad aiutare in maniera concreta le famiglie, soprattutto quelle in condizioni di povertà estrema”.