Ponti-tappo a Olbia, cadono le accuse a Nizzi su rischio idrogeologico

rischio idrogeologico Olbia

Archiviato il caso delle opere sul rischio idrogeologico a Olbia.

Il caso sulle opere incongrue, responsabili del rischio idrogeologico a Olbia, è stato archiviato. Sotto accusa c’era il sindaco Settimo Nizzi e l’allora dirigente dell’ufficio tecnico Antonello Zanda, per non aver eseguito la messa in sicurezza della città dalle alluvioni, la cui demolizione delle infrastrutture era prevista nel Piano Mancini.

Il giudice ha spiegato che il quadro indiziario nei confronti di Nizzi e del tecnico del Comune era cambiato. I difensori hanno dimostrato che quelle opere incongrue sono state demolite e ricostruite e sono state eseguite sia la manutenzione ordinaria che straordinaria dei fiumi che attraversano Olbia. Inoltre, è stato accertato che soltanto poche opere rientrano nel patrimonio del Comune, in quanto molte appartengono alle Ferrovie, mentre altre sono state riclassificate dalla Regione.

Insomma, la linea difensiva, di conseguenza, è stata accolta archiviando il procedimento e revocando il sequestro preventivo delle opere in città. Erano 18 le infrastrutture sequestrate a Olbia, tra ponti e sottopassi. Il provvedimento era scattato nel 2021, quando i carabinieri avevano messo i sigilli alle opere.

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