I ristoranti di sushi e cinesi di Olbia restano vuoti: meno della metà dei clienti

Il calo dei clienti nei ristoranti.

Anche Olbia è vittima del panico da coronavirus. A farne le spese sono soprattutto le attività gestite da cittadini orientali. In particolare, nei ristoranti cinesi e giapponesi è impossibile non notare i tavoli vuoti.

E così c’è anche chi ha preferito chiudere in questi giorni. È il caso del ristorante Fu di viale Aldo Moro. Una scelta obbligata visto che nelle ultime sere si sono presentati pochissimi clienti, dicono. “Non abbiamo avuto altra scelta – afferma la titolare al telefono -. Con due o al massimo quattro coperti a sera non c’è davvero alternativa. La gente ha paura.

Il calo di clienti è significativo ed in alcuni casi arriva fino al 50% il sabato sera. “Durante la settimana il calo non si avverte chiaramente. I numeri dei coperti cambia, ovviamente, ogni giorno. Ma è il sabato che ci fa capire quanto effettivamente il numero dei clienti stia diminuendo”, spiegano dal ristorante Umi Sushi di via Roma.

Diverso è il caso del ristorante Kyoo Sushi di San Simplicio. Il calo dei clienti non è stato così importante, grazie anche alle iniziative organizzate per sostenere il ristorante. “Abbiamo perso qualche cliente, ma alla cena solidale hanno partecipato tantissime persone”, assicurano.

Tra i ristoratori non manca chi manifesta apertamente la propria preoccupazione. “Io penso che il calo sia un po’ in generale in realtà. Ma non crediamo allarmismi”, mette le mani avanti un altro storico titolare di Olbia.

Non sono mancati poi gli appelli, in questi giorni, da parte ristoranti. Dalla rassicurazione che il virus non si trasmette attraverso il cibo a chi afferma che nessuno dello staff ha fatto viaggi in Cina. Ma la paura, si sa, è spesso imprevedibile.

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