In Sardegna nasce l’Osservatorio regionale sulla sulla povertà

L’Osservatorio sulla povertà per le famiglie della Sardegna.

La Giunta Solinas ha approvato la designazione dei componenti dell’Osservatorio regionale delle povertà, costituito così per la prima volta dalla sua istituzione con la legge regionale numero 23 del 2005.

“Non possiamo restare insensibili difronte alle richieste d’aiuto che arrivano dal nostro territorio e che sono espressione di un disagio sociale che va combattuto con ogni mezzo – dichiara il presidente della Regione, Christian Solinas – . “Quello del contrasto alla povertà è un tema che ci vede impegnati a tutto campo nell’ambito delle politiche sociali e del lavoro attraverso l’impiego di risorse e misure che vanno dal sostegno economico alle famiglie, alle politiche attive per l’occupazione. Con la costituzione dell’Osservatorio abbiamo dato gambe a uno strumento rimasto inattuato per ben diciassette anni, ma di grande importanza strategica per la programmazione e il raccordo fra le Istituzioni, i tecnici e il mondo del volontariato in prima linea sul fronte delle povertà”.

L’Osservatorio ha il compito di rilevare il fabbisogno del territorio attraverso la raccolta dei dati relativi alle persone in situazioni di difficoltà, di mappare i servizi pubblici e privati presenti nell’Isola e di fornire supporto informativo e linee di orientamento per la Regione e per gli enti locali nella predisposizione di specifiche leggi e piani in un’ottica di programmazione partecipata.

Fanno parte dell’Osservatorio, presieduto dal presidente Giunta regionale, gli assessori dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale e del Lavoro, i rappresentanti della Caritas, dell’Anci, delle associazioni di volontariato e di quelle di promozione sociale, nonché i rappresentanti delle due Università di Cagliari e Sassari e delle organizzazioni sindacali. “L’Osservatorio è uno strumento necessario – dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – oggi più che mai, in considerazione del fatto che il problema del disagio sociale e della povertà sta assumendo dimensioni sempre più importanti aggravate dall’emergenza Covid-19 e dalla conseguente crisi economica. Diventa pertanto fondamentale razionalizzare gli interventi e un miglior raccordo sia tra le associazioni che operano nel settore, sia tra gli enti istituzionali, nell’ottica di un’azione di sistema condivisa e partecipata”.

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