Dalla lotta al petrolchimico al boom della Costa Smeralda, chi era De Michele

Chi era Saverio De Michele.

Si è spento oggi Saverio De Michele. Aveva 97 anni ed è stato una figura storica di Olbia, per aver ricoperto in città vari ruoli. Il suo nome ha lasciato il segno in città soprattutto per la sua ferma opposizione a rendere Olbia una città sede di un polo petrolchimico.

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Era il 1961 anni del boom economico per la Costa Smeralda, Olbia e il territorio della Gallura cominciò quello che fu un periodo di grande trasformazione per lo sviluppo turistico. La lungimiranza di uno dei sindaci più amati della città arrivò a comprendere che il golfo di Olbia aveva tantissime potenzialità. E la sua intuizione si trasformò in una previsione: un anno dopo arrivò l’Aga Khan.

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De Michele era ben consapevole di cosa poteva offrire la città gallurese. Lui stesso era figlio di immigrati tarantini che, arrivati a Olbia in nel 1922, contribuirono a trasformare la mitilicoltura in un’attività imprenditoriale. Dopo la laurea, nel 1956, De Michele si candidò nella lista della Democrazia Cristiana e fu eletto sindaco di Olbia. In quegli anni fu alla guida composta da una larga maggioranza consiliare, con il MSI e i monarchici. Dopo soli venti mesi, fu costretto a dimettersi a causa di alcune conflittualità all’interno del gruppo. Successivamente, ci furono due anni di commissariamento prefettizio (1958-1960).

Nel 1960, De Michele si presenta con una lista civica opposta, aprendo a esponenti delle frazioni e delle campagne. Malgrado la vittoria, la somma dei consiglieri DC e PSI si ritrovò con una giunta minoritaria, beneficiando comunque dei voti della Dc. L’ex sindaco più amato della città fu il primo che si pose il problema dell’inquinamento. Nonostante l’Eni con il suo impianto petrolchimico promettesse l’assunzione di cento persone , lui non lo volle a Olbia. Lo stesso impianto fu realizzato quindi a Porto Torres. La sua decisione all’epoca non piacque però a tutti che lo accusarono di voler salvaguardare gli interessi dei mitilicoltori.

L’ex sindaco De Michele inviò una richiesta alla Cassa per il Mezzogiorno per riconoscere Olbia come area di concentrazione industriale di interesse statale e per creare un Consorzio industriale a carattere intercomunale. Ottenne così dei finanziamenti che utilizzò per rendere il Porto di Olbia come lo conosciamo oggi, ovvero tra i primi in Italia per numero di passeggeri. A lui si deve, nel corso del suo mandato, lo sviluppo di Pittulongu, con l’approvazione al piano di lottizzazione presentato dai belgi Clercs e Heylen.

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