Una mamma con i figli, alcuni ragazzini: i primi migranti sbarcano al porto di Olbia. Tamponi e notte in caserma

Lo sbarco dei migranti a Olbia.

Sta avvenendo lentamente lo sbarco dei migranti presenti sulla nave dell’Ong tedesca Alan Kurdi, ormeggiata da questa mattina al porto industriale di Olbia. Una madre con i propri figli è stata tra le prime a ricevere assistenza e ad essere stata ospitata nelle tende, allestite sulla banchina, dove gli sono state fornite le prime coperte.

A seguire due ragazzini di giovane età di cui uno con in spalla un neonato di pochi mesi. Sono tanti i bambini tra i 125 migranti a bordo della nave. Hanno età diverse e piano piano stanno ricevendo assistenza, dopo la lunga attesa sopra la nave già dalla mattina presto.

A scaglioni i migranti stanno abbandonando la nave per essere ospitati nei tendoni, dove verranno effettuati i tamponi dagli operatori sanitari e in seguito saranno portati nella caserma dei vigili del fuoco nel porto industriale, allestita per far fronte all’emergenza.

Non sono mancati momenti di tensione quest’oggi all’arrivo della nave della Ong. Un gruppo di manifestanti si era radunato all’esterno delle barriere del porto. Da quanto si apprende la Regione aveva chiesto, inoltre, garanzie al Ministero dell’Interno prima dello sbarco sulla ricollocazione dei migranti e questo ha rallentato le procedure programmate. Il prefetto di Sassari, Maria Luisa D’Alessandro, ha invece chiamato in servizio il personale Ats per i test diagnostici. Infine, a rendere complicata la giornata anche vento e pioggia battente.

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