Scarichi taroccati del depuratore Cipnes a Olbia: inchiesta della Procura, quattro indagati

Quattro indagati per gli scarichi del depuratore Cipnes

I campioni per controllare gli scarichi del depuratore Cipnes a Olbia forse erano taroccati: adesso ci sono quattro indagati. Dalle segnalazioni dei molluschicoltori su problemi nel mare di Cocciani sono arrivati gli accertamenti. L’estate scorsa la Procura di Tempio ha avviato le indagini e la svolta è arrivata con in controlli effettuati dai carabinieri del Noe di Sassari.

In prossimità degli scarichi c’era un marchingegno che permetteva di eludere i controlli dell’Arpas, con acqua tarocca. Il dispositivo permetteva di prelevare campioni da un apposito serbatoio, senza permettere di analizzare la qualità degli scarichi realmente immessi in mare di Cocciani. In questo modi sarebbero stati aggirati in controlli sulla qualità degli scarichi immessi nelle acque di Olbia.

Proprio questo è un altro aspetto, fondamentale, che dovrà essere chiarito da ulteriori accertamenti: scoprire se i liquidi versati in mare in uscita dal depuratore rispettassero i parametri. I carabinieri del Noe, nel frattempo, hanno sequestrato il dispositivo e la Procura ha iscritto nel registro degli indagati quattro dipendenti del Cipnes. Si tratta di due responsabili e due operai: Alberto Greggio, Mario Pinna, Francesco Serra e Alessandro Fresi.

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