Anziana scomparsa a Badesi, il dolore della figlia: “Vogliamo la verità”

Il dolore della figlia dell’anziana scomparsa a Badesi.

Nonostante la Procura di Tempio Pausania abbia chiesto l’archiviazione del caso di Silvana Gandola, la 79enne sparita a Badesi lo scorso 28 marzo, la famiglia si oppone con forza alla decisione. A sette mesi dalla scomparsa dell’anziana signora, svanita nel nulla ad Aglientu nel corso di una passeggiata al mare con la badante, la figlia Laura Rizzi non intende far calare il silenzio sul destino della madre.

“Io e i miei avvocati ci opporremo. Sto vivendo un incubo ma andrò avanti”, spiega la figlia. L’incubo, per la signora Rizzi, è aggravato anche dai mancati rapporti con gli inquirenti: “Da agosto chiedo un incontro con la Procura e non mi viene concesso. Sono già nel mezzo di una situazione surreale e per giunta mi ritrovo da sola”. Intanto Piscitelli, presidente della Penelope onlus, associazione che offre sostegno ai familiari delle persone sparite, dichiara: “Finalmente avremo accesso al fascicolo e potremo valutare cosa è stato fatto e cosa a nostro avviso sarebbe ancora da fare”.

La vicenda di Silvana infatti presenta diversi punti oscuri ancora privi di spiegazione. “Abbiamo il diritto di sapere”, aggiunge la figlia Laura che da mesi, con diversi appelli, si è rivolta, sui media e sui social, a chi era in grado di darle delle informazioni sulla madre. Ma finora, se si escludono alcuni presunti avvistamenti, cinque mesi fa, della signora Gandola a Sassari, non ha ancora ricevuto risposte.

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