Scoperti 3 lavoratori in nero dalla Guardia di finanza

I controlli.

Le Fiamme gialle della tenenza di Sanluri e quelle di Iglesias, nell’ambito delle attività di contrasto al lavoro nero ed irregolare, hanno concluso 2 controlli nei confronti di altrettanti operatori commerciali, uno in un centro del basso Sulcis e l’altro a Sanluri, operanti, il primo nel campo della distribuzione alimentare ed il secondo in quello della ristorazione.

Nel primo caso, il controllo ha consentito di rilevare che, tra il personale trovato intento a svolgere la propria attività lavorativa, figurava un lavoratore privo di qualsiasi regolarizzazione formale del rapporto di impiego, sia sotto il profilo contributivo che assicurativo, circostanza questa che, oltre a costituire illecito amministrativo, non assicura ai lavoratori alcuna forma di tutela ed assistenza in caso, ad esempio, di infortunio.

Il titolare dell’azienda sottoposta a controllo è stato diffidato a regolarizzare il lavoratore ed e’ stato destinatario di una sanzione amministrativa fino ad un massimo di 9mila euro.

Nel secondo caso, invece, sono stati due i lavoratori individuati al momento dell’accesso ispettivo che risultavano essere privi della preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Il titolare dell’azienda, oltre ad essere destinatario della prevista sanzione amministrativa fino ad un massimo di 45mila euro per entrambi i lavoratori in nero individuati, è stato segnalato all’ispettorato territoriale del lavoro per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività, in quanto il personale trovato in nero sul posto di lavoro è risultato essere in misura superiore al 20% rispetto al totale dei lavoratori impiegati.

Dall’inizio dell’anno sono 133 i lavoratori in nero scoperti dalla Guardia di finanza del comando provinciale di cagliari. un fenomeno che impatta negativamente sul sistema contributivo nazionale oltre che sul mercato legale, pregiudicando gli interessi degli imprenditori e dei professionisti onesti, ma che soprattutto non tutela l’incolumità di chi viene assunto senza un regolare contratto, esponendolo a rischi di mancata assistenza in caso di infortunio.

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