“Sostanze tossiche nell’acqua sotto la discarica di Spiritu Santu”. La relazione ora preoccupa

La relazione sul piano della discarica di Olbia.

Arsenico, piombo, benzene e idrocarburi. Ma anche cloroformio, toluene, antimonio, nitrati e cromo VI. Sono numerose e di diverso tipo le sostanze tossiche riportate nella relazione ufficiale del Piano di caratterizzazione della discarica di Spiritu Santu – indagini dal 2013 al 2018 – effettuato dalla società Arcadis di Milano.

Confermato l’ampliamento della discarica di Spiritu Santu, ma per 10 anni e con alcune limitazioni

Stando al documento, nelle acque di falda della zona dalla discarica di Spiritu Santu si troverebbero sostanze altamente inquinanti in concentrazioni nettamente superiori alla “soglia di contaminazione”, ovvero ai livelli consentiti dalla legge.

La denuncia arriva dal consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi. Analisi allarmanti alla luce del via libera all’ampliamento della maxi discarica di Olbia e contestata strenuamente dagli abitanti della zona di Murta Maria e Porto San Paolo.

“Nella relazione della Arcadis, commissionata dal Cipnes, inoltre è specificato che il carico di contaminazione del percolato della discarica comunale è inferiore a quello della discarica consortile e che il carico di contaminazione aumenta significativamente passando da monte a valle – prosegue Li Gioi -. Nel documento viene anche spiegato che i dati riguardano non il percolato in senso stretto ma un potenziale mix tra le acque di percolazione attraverso i rifiuti e le acque sotterranee”.

Ebbene, “di fronte a questo quadro allarmante, la Giunta ha approvato l’ampliamento della discarica così come richiesto dal Cipnes, la società che la gestisce”, afferma Li Gioi.

 

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