Torte fatte in casa, videochiamate con gli amici e pochi regali: come si festeggiano i compleanni in Gallura ai tempi del coronavirus

I compleanni durante la quarantena.

Tempi duri per chi in questi mesi di quarantena forzata compie gli anni. Le grandi feste con amici e parenti, giornate in compagnia, addobbi e torte sono rimandate al prossimo anno, sperando che la situazione si risolva definitivamente. I compleanni in quarantena si reinventano così per alleviare le distanze e le restrizioni che ci obbligano a stare in casa. Lo sanno bene Giada, Paolo, Emma e Simona che hanno compiuto gli anni in questo periodo di lockdown e hanno dovuto rimandare i festeggiamenti a tempi migliori.

“Per i miei 25 anni avevo in mente una bella festa in giardino con i parenti ed una pizzata con i miei amici più stretti – ricorda Giada di San Teodoro -. Fortunatamente abito con i miei genitori, che mi hanno fatto trovare una bella torta ordinata dalla pasticceria e consegnata a casa. Ho festeggiato con loro e mi ritengo comunque molto fortunata. Nel pomeriggio mi hanno videochiamato le mie amiche e tutte insieme abbiamo fatto un brindisi sperando di rivederci presto e poter recuperare”.

I compleanni ai tempi del coronavirus sono diventati ancora più social. Sfruttando al massimo le potenzialità della tecnologia le distanze si accorciano e si allevia la solitudine. “Sono uno studente fuori sede e ho deciso di passare la quarantena nel mio appartamento a Roma e non tornare a casa per rispetto della quarantena – dice Paolo di Olbia -. Questo è il mio primo anno fuori casa e ho passato la Pasqua e il compleanno qui da solo ed è stata abbastanza dura. Mi mancano la mia famiglia e i miei amici, spero di poterli riabbracciare presto”.

Paolo racconta cosa ha fatto la mattina del suo compleanno, il 9 aprile. “Mi sono alzato di buon mattino, ho fatto la spesa e per unire l’utile al dilettevole ho provato a preparare la mia prima torta, semplice senza troppe pretese. Ho videochiamato la mia famiglia e abbiamo pranzato virtualmente insieme e dopo pranzo ho soffiato le mie candeline – illustra il ragazzo -. Un compleanno diverso dal solito che ti rende ancora più consapevole di quante cose diamo per scontato”.

La situazione più triste la vivono sicuramente i più piccoli che in questo periodo non possono festeggiare con i loro compagni di scuola e cantare insieme a loro le canzoncine di buon compleanno. Alessia, 36 anni, mamma di Emma, ci racconta come ha organizzato quello della sua bambina. “La mia piccola quest’anno ha compiuto 5 anni. Purtroppo a causa della pandemia non abbiamo potuto organizzare una bella festa con i compagnetti di scuola – spiega -. Ho fatto in tempo a comprare gli addobbi e i giocattoli, i negozi a Olbia stavano già iniziando a sbarrare i reparti di giocattoli e festoni. Infatti ho trovato poco e niente. Ho appeso dei palloncini in salotto e ho ordinato la torta con i suoi personaggi preferiti, che fortunatamente mi hanno portato a domicilio. Emma ha ricevuto molte chiamate dai suoi amichetti, ha capito la situazione ed è rimasta comunque contenta della torta e le candeline da spegnere”.

Simona, il 21 marzo ha compito 18 anni a Santa Teresa. “Avevo in mente una grande festa con amici e parenti per festeggiare questo traguardo nella mia vita – dice -. Avevo già adocchiato il vestito da mettere, il locale da affittare e la lista degli invitati. Ho sperato fino all’ultimo, ma purtroppo ho dovuto annullare tutto. Ho passato il mio compleanno con mia madre e mia sorella”.

Comunque non si è abbattuta. Ha gonfiato i palloncini, mi è messa un bel vestito e si è truccata come se nulla fosse per festeggiare il suo compleanno. “Ho ricevuto tante chiamate da amici e parenti e mi sono commossa, in questi tempi di reclusione ti rendi conto di chi anche da lontano tiene a te – prosegue – la serata l’ho passata con i miei amici, ognuno a casa propria che brindavano a me e mi cantavano tanti auguri”.



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