A Tempio le tradizioni popolari nella rassegna di balli cantati

Le tradizioni popolari nella rassegna di Natale a Tempio Pausania.

In occasione degli eventi inseriti nel calendario “Natale a Tempio Pausania ’22“, arriva nella Città di Pietra la 1° edizione di “Lu Baddhu Cantatu”, rassegna a cura dell’Accademia Tradizioni Popolari interamente dedicata a questa particolare forma di ballo tradizionale sardo.

Sabato 17 dicembre, una ricca giornata di appuntamenti si snoderà dalla Stazione Ferroviaria fino ad arrivare al Teatro del Carmine, passando per le caratteristiche vie del centro storico cittadino, in compagnia di alcuni dei più significativi esponenti del “ballo cantato” provenienti da ogni parte dell’Isola. L’idea di dar vita ad una rassegna che abbia come tema centrale l’esecuzione del ballo tradizionale sardo accompagnato dal canto “a tenore“, “a tasgia“, “a chiterra” o dalle launeddas, nasce da un’intuizione dell’Accademia Tradizioni Popolari di Tempio Pausania che, con questa manifestazione, vuole valorizzare il “ballo cantato”, il più primitivo e complesso nella sua esecuzione. La maggior parte dei gruppi folklorici ne possiede uno nel proprio repertorio. Nella sua espressione più ancestrale, per accompagnare le danze, si ritrova l’uso della voce o dell’antichissimo strumento a fiato. Dal punto di vista ritmico e melodico, evidenzia lo stretto legame tra chi esegue la musica, o il canto, e chi balla, in una perfezione che può definirsi assoluta.

La giornata avrà inizio alle ore 16 presso la Stazione Ferroviaria di Tempio Pausania con un convegno dedicato al tema del ripopolamento dei Comuni della Sardegna. Il progetto “Freemmos – Liberi di restare“, a cura della Fondazione Maria Carta di Siligo, nasce per affrontare il tema del contrasto allo spopolamento, fenomeno che non tocca più solo i piccoli comuni ma che riguarda ormai anche le aree urbane. I numeri rilevati sono impietosi: ben 45mila residenti persi nell’ultimo decennio, una trentina di paesi destinati a scomparire nei prossimi 40/60 anni. Occorre attirare l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica su un fenomeno che, se non arginato, nel giro di poco tempo avrà una portata dirompente. Una vera e propria ’emergenza spopolamento’ che sta investendo la Sardegna e sulla quale la Fondazione Maria Carta vuole tenere accesi i riflettori, con l’obiettivo di stimolare il dibattito, sviluppare riflessioni e favorire analisi, utili a trovare soluzioni adeguate. “Freemmos” – il cui nome unisce in un neologismo il termine inglese ‘Free’ e la parola sarda ‘Frimmos‘ (fermi), rappresenta in maniera rapida e diretta la libertà di restare, di poter scegliere di non andare via. Gli eventi organizzati nelle comunità toccate nel tempo dalle varie tappe di Freemmos mettono quindi insieme l’aspetto culturale e musicale con la discussione su cosa fare e come intervenire contro lo spopolamento.

Il convegno si terrà, a partire dalle 16, alla Stazione Ferroviaria presso la suggestiva Sala Biasi, alternando momenti di riflessione a spazi musicali. Si esibiranno il duo Fantafolk (Andrea Pisu, launeddas, e Vanni Masala, organetto), il Tenore su Cuncordu de Onne di Fonni insieme a Laura Fresi (canto) e Sandro Fresi (synth e ghironda). Prenderanno parte all’incontro il sindaco di Tempio Gianni Addis e l’assessore regionale alla Cultura Andrea Biancareddu. Saranno presenti Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, e il giornalista Giacomo Serreli, che coordinerà il dibattito. A seguire, sarà proiettato il docufilm sul progetto “Freemmos“.

La giornata proseguirà a partire dalle ore 17 con la sfilata dei più importanti gruppi folcloristici isolani per le vie del centro storico di Tempio Pausania. Prenderanno parte alla sfilata: il duo Fantafolk (Andrea Pisu e Vanni Masala), il gruppo Sos Battos Moros di Oliena accompagnato da Maria Antonietta Bosu, il tenore Su Cuncordu de Onne di Fonni, il gruppo Associazione folkloristica Città di Oristano accompagnato da Andrea Pisu e Vanni Masala, il tenore Su Cuncordu Sorgonesu di Sorgono, il gruppo Associazione cultura gruppo folk Sorgono accompagnato da Luigi Meleddu, il coro Associazione culturale Coro Gabriel di Tempio Pausania, il gruppo Accademia Tradizioni popolari “Città di Tempio” accompagnato da Alessandro Zizi.

Sempre a partire dalle ore 17 sarà presente in Piazza Mazzini e in Piazza del Carmine, un allestimento dedicato all’artigianato artistico, moda, design ed enogastronomia a cura di Insula, ente attuatore del programma di marketing territoriale “Insula – Sardinia Quality World“, per raccontare la destinazione Sardegna attraverso l’arte e il design dei maestri artigiani di Sardegna, la cultura e l’immenso patrimonio enogastronomico di una terra magica simbolo di qualità della vita, longevità biodiversità e arti millenarie. In occasione della prima edizione della rassegna “Lu Baddhu Cantatu” viene proposto un percorso sensoriale tra le eccellenze dell’Isola.

Il ricco programma di sabato 17 dicembre si concluderà alle ore 21 al Teatro del Carmine con una serata dedicata al “baddhu cantatu”. La serata verrà presentata dal giornalista Giacomo Serreli con la partecipazione della cantante Anna Maria Puggioni. Prenderanno parte all’evento: il duo Fantafolk con Andrea Pisu e Vanni Masala; il Comune di Oliena con il tenore Populu Sardu Oliena e il gruppo Sos Battos Moros; il Comune di Oristano con il gruppo Associazione Città di Oristano e il trio Francesco Fais, Andrea Pisu e Vanni Masala (canto, launeddas e tamburo); il Comune di Sorgono con il tenore Su Cuncordu Sorgonesu, il gruppo Associazione culturale Gruppo Folk Sorgono; il Comune di Tempio Pausania con il coro Associazione culturale “Coro Gabriel”, il gruppo Accademia Tradizioni Popolari “Città di Tempio“.

La 1° edizione della rassegna “Su Baddhu Cantatu” è realizzata con il supporto della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Tempio Pausania, Fondazione Maria Carta, Freemmos, Insula e in collaborazione con Yachting in Sardinia e Baja Resorts.

Condividi l'articolo
Gallura Oggi il quotidiano di Olbia e della Gallura | Notizie da Olbia, eventi in Gallura